Serie A

Lazio, Lotito: “I tifosi adesso mi apprezzano. Quelli della Roma? Chiassosi che non vincono mai”

Claudio Lotito parla della sua Lazio, dei suoi tifosi e di quelli della Roma. A margine di un convegno di diritto sportivo e antidoping dove è stato premiato, il patron della squadra laziale ha parlato del rapporto con il tifo biancoceleste e dei valori dei supporter laziali diversi da quelli della squadra giallorossa.

Parole Lotito Tifosi Lazio Roma: “Chiassosi che non vincono nulla”

“Ho sempre cercato di far capire alla tifoseria che i tifosi vanno rispettati ma devono rispettare a loro volta le regole. Noi accettiamo le critiche costruttive, ma non si può condizionare l’operato della società. Siamo un esempio per tutte le tifoserie a livello nazionale. C’è un clima diverso perchè hanno capito che l’unione fa la forza.Una società che ha dietro un popolo, un esercito di appassionati, ha un grosso potere contrattuale. Se esso viene utilizzato in forma costruttiva si possono fare cose importanti. Oggi devo dire con molta onestà che hanno rivisitato i vecchi comportamenti e che Lotito non era poi così male rispetto a tante situazioni. Loro dicevano che ero tirchio, che dovevo cacciare i soldi. Io dissi che avrei portato la società dal funerale al coma reversibile e mi venne chiesto in quanto tempo. Dissi tre anni e io in tre anni l’ho rigenerata con basi solide non costruite sulla sabbia”.

“Vincere lo scudetto e il giorno dopo fallire non ha senso. Non tutti coltivano l’aspetto etico sebbene l’etica dovrebbe essere un elemento di distinzione. Troppo spesso la visibilità offusca la mente di chi è preposto a condurre la società. Il consenso va invece conquistato in termini di autorevolezza, ed essere rispettato nel momento in cui la carica viene portata avanti nel rispetto di regole gestionali e morali. Sono contento che adesso i tifosi abbiano capito, perché il tifoso è un ruolo importante. Andare in uno stadio e vedere 60.000 persone costituisce una pressione positiva. È un elemento economico importante ai fini commerciali, ma non solo, anche a livello di appeal”.

Parole Lotito Tifosi Lazio Roma: “Noi tratti nobili che ci portiamo dietro loro chiassosi che non vincono nulla”

“Prendere la squadra dal fallimento a 0 sarebbe stato più facile, ma avere nella propria storia certi valori e un anno di nascita del 1900, sono aspetti che non possono andare persi. Andavano salvaguardati e non ricomprati. Un conto è risorgere, un conto è avere un numero di matricola originaria. Se controllate troverete infatti nomi diversi da quelli che si sentono. Ho cercato quindi di salvaguardare quel valore dei simboli, fra cui l’aquila che oggi vola sull’Olimpico. I bambini magari lo vedono come un rapace imponente, ma è anche un qualcosa che rappresenta libertà e fierezza, valori comuni ai nostri fondatori di Piazza della Libertà”.

La Lazio ha sempre avuto questi tratti nobili che ancora oggi si porta dietro al contrario dei dirimpettai, partecipativi ma chiassosi, anche se poi stringendo non vincono nulla. Le due tifoserie sono diamentralmente opposte. Nella vita se uno ha una coerenza nel comportamento deve fare una scelta. Avranno pensato che questo è più irriducibile degli ‘Irriducibili.’ Nel modello di gestione contano tanti aspetti anche psicologici. La gestione di una squadra di calcio non è equiparabile a quella di una società normale, perché entrano in gioco anche passioni e sentimenti”.

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