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Lazio, Immobile sul calcio giovanile: “I bambini devono tornare a giocare in strada”

La crescita di giovani e talentuosi calciatori in Italia è molto bassa rispetto ad altre nazioni che sfornano campioni ogni anno. Un problema dovuto anche al fatto che i ragazzi di oggi non hanno lo stesso approccio avuto da giocatori che ora sono stelle della Serie A. Tra questi c’è Ciro Immobile cresciuto tra le strade di Torre Annunziata con un pallone per amico. Il giocatore della Lazio, ha parlato della mancata passione dei giovani di oggi con il calcio, ai microfoni de Il Rompipallone.

Sul problema che sempre più pochi ragazzi, si vedono giocare con un pallone tra le strade, l’attaccante ha dichiarato: “Il problema non si pone solo a Torre Annunziata dove sono cresciuto, ma dappertutto. Diciamo che è cambiato il modo di crescere. Oggi si sta più a casa, divisi tra social e computer ed è diverso. Io invece sono cresciuto per strada, dove mi prendevo quello che mi dava la giornata. Ho frequentato i Salesiani, e ricordo che giocavo sempre con gli altri. Giocavo in modo tranquillo, mi piaceva, mi divertivo. Uscivo la mattina e rincasavo la sera. Questo è quello che ricordo con piacere”.

“Premettendo che ognuno di loro deve fare quello che più piace, i ragazzi di oggi secondo me devono tornare a giocare in strada. Il problema è anche che il calcio è cambiato. Quindi si passa maggiore tempo davanti alla televisione – ha continuato l’attaccante della Lazio – e si passa maggiore tempo a casa, però se io ho imparato a giocare a calcio l’ho fatto per strada. Quindi dico ai ragazzini che per giocare a calcio, dovono scendere in strada e giocare“.

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