Milan, Gattuso: “Manca qualcosa alla squadra; Bonucci? Spero resti con noi”

Tutto pronto per la tournée americana del Milan. In conferenza stampa che si è tenuta questa notte (ora italiana) a Los Angeles, Rino Gattuso ha parlato di molti temi legati alla sua squadra: dalla dirigenza al calciomercato che in attesa di nuovi arrivi potrebbe vedere anche delle clamorose partenze. Tra queste spicca quella di Leonardo Bonucci che piace molto al PSG, ma che potrebbe anche clamorosamente tornare anche alla Juventus nell’affare legato a Gonzalo Higuain.

Si parte dai nuovi dirigenti rossoneri: “Ho parlato con Leonardo, ma non con Scaroni. La parte sportiva lavora da 15 giorni, abbiamo lavorato bene e ringrazio tutti. Dobbiamo dare il massimo per il bene del Milan, senza trovare alibi”. Gattuso ha poi toccato il tasto Bonucci: “Anche con Bonucci ho parlato, ma deve parlare col Club che è ben rappresentato. Fin quando sarà del Milan lo voglio vedere così, poi vedremo cosa deciderà. Spero nella sua permanenza, è un grande giocatore con talento e mentalità. Quando un giocatore esprime un desiderio bisogna far di tutto per convincerlo ma pensare anche ai pro e i contro. Il discorso va affrontato in maniera seria”.

Come detto il tecnico è in attesa anche di nuovi arrivi sul mercato, che possano rinforzare la squadra: “Anche la nuova società sa cosa manca. È importante prendere giocatori in grado di migliorare la squadra. La società è economicamente forte e sa cosa fare”.

Chiusura dedicata a Massimiliano Mirabelli, che dopo Fassone sembra essere in uscita dal club rossonero: “Ha creduto fortemente in me, mi ha dato una grande possibilità e se sono qua è per lui. Oggi se posso allenare il Milan il merito è suo e di Fassone. C’è rammarico e amarezza ma guardo avanti, mi dispiace molto. Chiedere la sua conferma? Non sarebbe corretto nei suoi confronti e neanche della nuova società: sono un professionista, un dipendente e voglio fare questo mestiere con professionalità: non sono un macellaio o un pescatore, voglio fare l’allenatore. E può capitare anche a me di rischiare il posto dopo due partite fatte male…”.