Serie A

Juventus, Agnelli: “Report dice il falso. Ringrazio Marotta e Mazzia”

Oggi è il giorno del Consiglio d’Amministrazione della Juventus. Una giornata importante, non solo per le parole del presidente Andrea Agnelli, ma anche per l’addio definitivo di Giuseppe Marotta dalla società bianconera. Il presidente della Vecchia Signora ha parlato davanti al CDA toccando numerosi temi dando anche il saluto all’Assemblea dei Soci bianconeri.

Si parte dall’inchiesta Report: “Una trasmissione televisiva ha riportato attenzione su fatti acclarati in ogni sede. La Juve è stata sanzionata dalla giustizia sportiva per due motivi: il primo per aver venduto biglietti superiori al limite consentito dalla legge Pisanu. Il secondo per aver fatto entrare striscioni all’interno dello stadio. Il security manager Alessandro D’Angelo però non ha mai fatto entrare striscioni allo stadio nel derby del 2013. Dopo i fatti in questione, Juve rispetta alla lettera la legge e non accetto altre insinuazioni. Alessandro D’Angelo non ha aiutato ad inserire striscioni canaglia sulla tragedia di Superga, lo prova la sentenza della corte d’Appello del 22 gennaio 2018. I responsabili sono stati consegnati alla giustizia anche grazie ai sistemi di sicurezza messi a disposizione della Juventus. Ogni altra considerazione deve essere ritenuta falsa perché non tiene conto dei fatti delle prove e delle sentenze.

Il discorso si sposta poi su Cristiano Ronaldo, acquisto stellare della campagna acquisti estiva: “Sapere che il calciatore più forte al mondo sceglie la Juve è un motivo di grande orgoglio. Io ho sempre sostenuto e continuo a sostenere che la squadra fa la differenza ma avere i migliori in ogni ruolo aiuta ad ottenere gli obiettivi prefissati. Ronaldo ci aiuterà ma i risultati di oggi, ottobre, sono ancora lontani da quelli che vorremo a maggio“.

Arriva il momento dei ringraziamenti e dell’addio a Giuseppe Marotta: “Ci tengo a fare un ringraziamento caloroso ai due amministratori delegati uscenti, Aldo Mazzia che oggi è qui con noi e Giuseppe Marotta. Aldo è entrato in Exor nel 1987 ed è stato assunto da mio padre. Aldo ha svolto incarichi nell’era amministrazione e finanza, il suo ruolo è stato chiaro sviluppando i progetti stadio e Continassa. Se oggi abbiamo tutto questo lo dobbiamo ad Aldo e per questo la Juve gli è grata. Parlare da parte mia di Marotta rischia di essere riduttivo. Sono quarant’anni che dirige società di calcio. Capacità e conoscenza di Marotta sono stati strumentali per la crescita sportiva di questa società. Anche a lui dobbiamo un caloroso applauso. L’elemento che ci ha portato a prendere queste decisioni, è stata la capacità di Marotta e Mazzia nel saper far crescere altri uomini e dirigenti. Si è giunto quindi alla decisione di assegnare maggiori responsabilità a chi era già presente in azienda. Fermo restando assenza di nuove assunzioni si è scelto di ridistribuire nuove mansioni dei suoi compiti. “Cambia prima che tu sia costretto a farlo”, abbiamo quindi deciso di cambiare. L’elite europea è una cerchia di cui la Juve fa parte indiscutibilmente. Obiettivo è mantenere ciò che abbiamo conquistato in questi anni”.

 

 

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