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Nazionale, Mancini: “Hamsik? Napoli è casa sua, volevo portarlo all’Inter”

Presente allo stage di Coverciano il ct della Nazionale Roberto Mancini si è concesso ad una lunga intervista dove ha trattato vari temi, dall’Europeo all’Inter, dall’addio di Hamisk a Quagliarella. “Abbiamo giocatori bravi anche se abbiamo fatto pochi gol. Credo sia una questione anche di fortuna. Non avremo grandi problemi, perché creiamo molto”.

Nazionale parole Mancini: “Abbiamo giocatori bravi anche se abbiamo fatto pochi gol”

Zaniolo? Io l’ho chiamato perché lo avevo seguito agli Europei U19 e mi era piaciuto, avevamo capito che poteva essere un giocatore del futuro, poi è stato bravo anche Di Francesco a lanciarlo. Può giocare anche in Nazionale. Ha avuto una crescita velocissima e forse imprevedibile, è un centrocampista moderno, è stato molto precoce. Ora serve mantenersi, lavorando sodo. Ha qualità tecniche e fisiche. Oggi l’unico giovane che ha tante presenze in Serie A è Donnarumma, poi c’è Chiesa. Ai miei tempi magari i giovani avevano più partite”.

Sull’Inter:

“Durante la stagione ci sono momenti difficili per tutti. L’Inter è comunque ancora terza, può migliorare. Questo è il calcio, è un momento difficile, ma deve tener duro. Come hanno recuperato le altre dietro, possono farlo quelle che stanno davanti”.

Sui prossimi Europei:

“Sono soddisfatto che i ragazzi stiano migliorando. Siamo una squadra forte e cercheremo di vincerle tutte anche per risalire il ranking. I vecchi? Qualcuno d’esperienza ci vuole e quando mancano si sente. Gli infortuni di Chiellini e Bonucci sono capitati a mercato in corso, con l’addio di Benatia. Credo che si riprenderanno”.

Sull’addio di Hamsik:

“Mi dispiace che l’Italia perda un gran calciatore, ha dato tanto. Qui era a casa sua, lo volevamo prendere ai tempi dell’Inter, quando era al Brescia”.

Su Chiesa:

“Ho sentito suo padre Enrico e gli dissi a Natale che doveva fare più gol, si vede che gliel’ha detto. È un esterno offensivo e il gol deve essere nel suo bagaglio tecnico. Corre molto, con l’esperienza si impara poi a fare una corsa a vuoto in meno e arrivando meno stanco sotto porta. Spero continui così”.

Su Balotelli:

“Noi seguiamo tutti, Mario fa parte del gruppo e dipenderà da lui. Ieri ha giocato la seconda partita in quattro-cinque mesi. Dipenderà da lui. Se fa gol sempre da qui a fine marzo…”.

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