Serie A

Napoli, Spalletti: “Con lo Spezia partita trappola”

Alla vigilia della sfida di campionato contro lo Spezia, l’allenatore del Napoli Luciano Spalletti è intervenuto in conferenza stampa:  “La partita trappola esiste se facciamo discorsi che riguardano vittorie facili, proiettandoci già ad un finale scoppiettante. Noi dobbiamo concentrarci su un match importantissimo, sarà una gara difficile in un campo difficile, solo l’attenzione e la dedizione, l’applicazione ci permetterà di andare a sfruttare l’occasione”.

Spalletti: “Spezia partita trappola. “Perché altre squadre non possono fare ciò che abbiamo fatto noi?”

Sul sostegno dei tifosi: “È indispensabile che ognuno di noi continui a fare la propria parte, sia noi, sia i tifosi, senza mollare di un centimetro: il calciatore in campo con un orecchio sente lo stadio con l’altro le indicazioni dell’allenatore”.

13 sono i punti di vantaggio sulle inseguitrici: “Se ci voltiamo insieme, vediamo tante cose che non si sono realizzate. Si diceva all’inizio che non potevamo fare questo percorso, c’erano dubbi. Poi è stato segnato da eventi e risultati totalmente diversi. Ora pensiamo allo stesso modo che gli altri non possano fare questo percorso che noi abbiamo fatto, è la stessa cosa! Perché una di quelle 6 squadre non può fare ciò che abbiamo fatto noi? A noi ci resta l’obbligo di fare risultati, in modo da non farli venire vicini per crearci difficoltà. Serve la consapevolezza che i fatti, i risultati, sono capaci di scrivere la storia. Bisogna continuare a farli, ci sono squadre forti, in grande salute tipo l’Atalanta, anche se sono a distanza, anche se lui fa così ‘che c… dice’. Dico ciò che voglio. All’inizio si diceva che questo non poteva avvenire, ora si dice non può avvenire e se non ti fai trovare pronto ed attento sul comportamento poi ci rimaniamo male”.

Su Osimhen e Raspadori: “Col prossimo allenatore ne farà 25 di testa. Lui saprà, e quello dopo ancora 32 gol, perché lui ha potenzialità ed andrà sempre avanti con numeri più importanti”. “In allenamento Raspadori è una roba incredibile per serietà, forza, applicazione, per un allenatore… si dice tutti sono uguali, ma io sono più disponibile verso chi si allena in un certo modo. Chi si comporta in un certo modo, chi pensa in un certo modo, chi viene al campo un’ora prima e lo prepara, non chi viene gli ultimi 2 minuti. E’ una difficoltà di questo lavoro dover tenere fuori calciatori che fanno questo, però bisogna tener presente tutto e lui è uno di quelli che poi lo chiami e riesce subito ad entrare nel contesto giusto, come nell’ultima gara”.

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