Serie A

Napoli, Milik: “Ho 26 anni, voglio crescere e diventare un calciatore migliore”

E’ intervenuto a “SportoweFakty”, l’attaccante del Napoli Arkadiusz Milik, soffermandosi sul futuro sempre più lontano dagli azzurri.  Il polacco che è tornato sulle trattative fallite con Juventus e Roma ed anche sulla sua attuale situazione in Campania e sul suo rapporto con De Laurentiis e i tifosi.

Milik e il suo mancato addio al Napoli

Il Napoli voleva prolungarmi il contratto di altri 5 anni. Mi è stato detto: o firmi o vai via. Ho deciso che mi sarebbe piaciuto fare una nuova esperienza altrove. Avevo due opzioni e poiché mi rifiutavo di rinnovare il mio manager, David Pantak, stava cercando un club che mi ingaggiasse. C’era l’interesse di alcune squadre, ci sono stati anche dei colloqui. Ma la pandemia ha complicato le cose, non ha aiutato neanche me”.

Sulle trattative con la Juventus e la Roma

“La Juventus? Non voglio fornire alcun dettaglio, lo spiegherò in un altro momento. C’era stato il mio ok per andare, ma non c’è stato l’accordo tra i due club e sono rimasto a Napoli. La Roma? Ho fatto le visite, è vero, andava tutto bene, ma poi è finita come sapete”.

Milik sul suo futuro lontano da Napoli

Ho 26 anni, voglio crescere e diventare un calciatore migliore. Penso che questa sia la volta buona per provare una nuova sfida. Sono una persona che segue l’istinto, fare qualcosa contro la propria volontà non ha senso. Negli ultimi mesi tante cose sono state capite male, si è esagerato“.

Conclude sul rapporto con De Laurentiis e i tifosi

Riparlare con lui? Non so se cambierebbe qualcosa. Io sono pronto a collaborare, certo. In questo periodo mi sono allenato insieme ad altri 4-5 compagni, in disparte, ma siamo stati seguiti da tutto lo staff tecnico, compreso Gattuso che si è sempre preso cura anche di noi. Come l’hanno presa i tifosi? Molti mi fermavano, mi chiedevano come procedesse la vicenda e dove sarei andato a giocare. Nessuna ostilità, zero offese o aggressioni. A loro resterò legato, così come al rigore che ho trasformato che ci ha dato la possibilità di vincere la Coppa Italia, a giugno”.

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