Serie A

Napoli, Koulibaly: “Scudetto? Lo vince il Napoli, lo scriva pure”

Uno dei protagonisti indiscussi di questo inizio di campionato è sicuramente Kalidou Koulibaly. Il difensore spesso decisivo per il Napoli lo è stato anche nell’ultima sfida con la Juventus ma in modo negativo. Il calciatore senegalese è diventato anche uno dei protagonisti della lotta contro il razzismo. Di seguito la sua lunga intervista ai microfoni del Corriere dello Sport:

Koulibaly sul razzismo

“Razzismo anche dare dello zingaro a Mihajlovic, insultare Insigne e invocare il Vesuvio? Ne sono pienamente convinto, perché la discriminazione non riguarda solo il colore della pelle. A me fanno il verso della scimmia, a Mihajlovic – al quale dedico un pensiero personale – l’offesa riguarda le origini. Ed è grave, insopportabile. Ho provato, a volte, con Insigne, a tranquillizzarlo: dai, passa. E invece ho sbagliato: passerà se ci opporremo, se ci saranno interventi seri. Offendere Lorenzo, che è un patrimonio del calcio e non solo un nostro giocatore, che è uno dei talenti della Nazionale, significa voler offendere l’Italia stessa, avercela con il tuo vicino, con chi ti appartiene”.

Napoli – Genk

“Non sarà una partita normale? Perché quella è casa mia. Ricordo ogni passaggio di quella esperienza, ho amico ovunque, sono stato sommerso dalle telefonate. Se m’avessero detto, nel 2012, che sarei arrivato nel Napoli, che avrei giocato la Champions, io avrei pensato che mi stessero prendendo in giro”.

L’autogol in Juve-Napoli

“L’amore di Napoli? Napoli non ti tollera, ti ama. Ne ho avuto testimonianza e ripetutamente, non solo nei momenti felici che ti regala il calcio ma anche nella quotidianità. Una delle giornate dure, quella dopo l’autorete con la Juventus me l’ha addolcita la gente. Mi sono ripreso? Molto in fretta. L’1-0 del 22 aprile? Ho sentito vibrare Napoli in ogni angolo del mondo”.

Sarri

“Anche Sarri non scherza a follie? Mandandomi in panchina la sera in cui nacque Seni, dopo che avevo lasciato mia moglie in ospedale. Però il legame rimane: Benitez lo devi frequentare per accorgerti che può essere diverso da come immagini; Sarri no, lo percepisci subito”.

I 100 milioni, Maradona e lo scudetto

“De Laurentiis ha rifiutato 100 milioni per me? (sorride) E ha fatto male… Ora sarebbe più ricco… Ma ha deciso così perché mi vuole bene. Forse perché ne valgo 150? Questa è buona… Il mercato è strano, è fatto così. Anche Ancelotti mi vuole bene? Lei dice? Mah… Non leghiamo tanto… (grande risata, ndr). Ha la mia maglietta. Puah… Ma ci pensa, il più grande di tutti che dice quelle cose di me? Vuol dire, allora, che sono sulla buona strada, anche se il percorso è lungo. E sapere che abbia la 26 è orgoglio. Scudetto? Chi lo vince? Il Napoli. E lo scriva. Noi ci crediamo, la sconfitta di Torino non lascia tracce. E poi il campionato è appena cominciato”.

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