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Montero: “Dovevo andare all’Inter, poi mi hanno chiamato Lippi e Moggi…”

Ha parlato ai microfoni di Tuttomercatoweb.com, l’allenatore della Sambenedettese Paolo Montero, che è tornato sul suo passato alla Juventus. L’ex difensore uruguayano che ha svelato dei curiosi retroscena sul suo passaggio in bianconero, svelando di essere stato precedentemente vicino all’Inter.

Montero sulla sua avventura alla Sambenedettese

“Ho un bel rapporto con Marcelo Open, mi hanno chiamato Daniele Piraino e Marco Mignini in qualità di intermediari chiedendomi se mi interessasse allenare in Serie C e poi mi è arrivata la telefonata del direttore Fusco. Comunque già avevo in mente di fare il master in Italia e quindi ero già proiettato su un’esperienza italiana. La Serie C è un campionato difficile e San Benedetto è una piazza calda”.

Sul suo modello ideale di allenatore

“Da quando ero bambino al Penarol ho avuto allenatori propositivi che cercavano il risultato. E questo mi è rimasto. In Italia ho un bel ricordo di Mondonico, Lippi, Ancelotti, Capello e Guidolin che ha allenato il Vicenza più importante di tutti i tempi”.

Il retroscena di Montero sul suo passaggio alla Juventus

“Avevo già avuto una riunione con l’Inter. Un giorno, quello decisivo, ero a Bergamo, sarei dovuto andare a Milano per firmare. All’improvviso mi hanno chiamato Moggi e Lippi… Stavo discutendo con l’Inter sul contratto, ma ricevere la chiamata dall’allenatore, che avevo avuto all’Atalanta, è stato determinante. Poi Moggi facendo la trattativa mi ha fatto capire quanto mi volesse. E così rispetto all’Inter ho scelto Lippi e la Juventus”.

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