Serie A

Fiorentina, Montella: “Ribery trasmette mentalità. Castrovilli? Erede di Antognoni”

Montella dopo Fiorentina – Juventus con il tecnico della squadra Viola che ha commentato l’ottimo pareggio arrivato nella gara delle ore 15 al Franchi.

Montella dopo Fiorentina – Juventus

Sono curioso, questa squadra ha fatto due partite e mezzo di altissimo livello contro avversari quasi imbattibili, vuol dire che ce la possiamo giocare. Oggi la squadra mi è piaciuta tantissimo, è stata una partita quasi completa: ci è mancato solo il gol, la ciliegina sarebbe stata la vittoria ma purtroppo non è arrivata. 3-5-2? Non lo so, dopo la fine del mercato ho tirato una riga. Dall’inizio del campionato alla fine del mercato la società ha comprato quattro giocatori, bisogna conoscere anche i nomi dei compagni e serve tempo per lavorare“.

Oggi se facciamo l’esercizio dell’età media rispetto alla prima partita avevamo più esperienza e questo aiuta i giocatori. Prestazione corale? Abbiamo lavorato da inizio settimana così. Avevamo con noi Ribery e Boateng, Castrovilli e Pulgar, i due esterni. Qualche allenamento abbiamo fatto. Mi preoccupavano un po’ i difensori che hanno fatto insieme un allenamento e mezzo, ma questo era l’atteggiamento che volevo tenere in continuità con la partita con il Napoli. Vedere la squadra che segue l’allenatore, non c’è vittoria più grande“.

Su Ribery: “L’ho visto subito, doveva giocare 60′ ma ha voluto continuare a giocare. Questa è la mentalità del campione che fa la differenza. Non ha accettato nel massimo della stanchezza di sbagliare un appoggio, ha fatto l’ultimo scatto che è l’orgoglio del campione che trasmette a tutti noi. Cosa gli si può dire? Qualche indicazione bisogna dargliela, ma legge bene le situazioni“.

Chiusura su Castrovilli: “Stravedo per lui, abbiamo deciso subito dopo due allenamenti a Moena di toglierlo dal mercato perché ha grande potenzialità. Ad oggi tra i centrocampisti in Serie A è quello che ha più cambio di passo e vince contrasti, se riuscirà anche a fare più gol e ad essere risolutivo sarà il degno erede di Antognoni. Quanto dipende da Pedro la nostra stagione? Bella domanda (ride, ndr). Lasciamolo crescere di condizione. In qualunque squadra la differenza la fa quanti gol riesci a segnare, magari li riesci a distribuire e va bene uguale“.

Articoli correlati

Pulsante per tornare all'inizio