Serie A

TCN – Moggi: “Ecco come portai Nedved alla Juventus: ho fatto la fortuna dei bianconeri”

Le parole di Moggi su Nedved

A margine della presentazione del suo libro “Il pallone lo porto io” per lo Juventus Club Angri, Luciano Moggi ha rilasciato queste dichiarazioni: L’acquisto più ostico? Tralasciando che per me niente è mai stato ostico, comprare Pavel Nedved è stato difficile. Ma non è stato complicato per l’acquisto in sé ma perché il giocatore non voleva venire a Torino. Quando Florentino Perez mi disse che voleva diventare presidente del Real Madrid, mi chiese di utilizzare il nome di Zidane per fare propaganda. Nel momento in cui mi accertai che sarebbe diventato sicuramente il numero uno dei ‘Blancos’, giocai d’anticipo andando da Cragnotti per comprare Nedved. Quando iniziai la trattativa con la Lazio non dissi che avevo venduto Zidane, altrimenti non lo avrei mai pagato “soli” 40 milioni. E tenni comunque nascosta la trattativa per poter vendere Zizou a più soldi, visto che Perez è ‘uno stretto’.

La difficoltà, come dicevo, è stata nel convincere il giocatore. Io lo chiamai e gli dissi: “Se ti portassi alla Juventus visto che quando veniamo a giocare all’Olimpico ci segni sempre un gol?”. Pavel mi rispose che stava bene a Roma, dove poteva giocare anche a golf. Io gli parli de La Mandria (la tenuta degli Angelli, ndr), ma lui non ne voleva sapere. E l’ho lasciato perdere. Poi un giorno, mentre era in Repubblica Ceca, lo richiamai e gli dissi: “Non è una questione tra me e te, ma una questione di cortesia. Io non voglio costringerti a venire qui per forza, ma almeno vieni a vedere dove gli Agnelli giocano a golf. Ti mando un jet privato a casa, arrivi a Torino che non lo sa nessuno, vieni a La Mandria e se l’ambiente non ti piace te ne ritorni a casa con l’aereo privato”. Lui accettò e io avvisai tutti i giornalisti del mondo, che scrissero che Nedved veniva alla Juventus. Quindi a Roma iniziarono a chiamarlo traditore e fu più semplice farlo firmare. Con questo escamotage ho fatto la fortuna della Juventus perché Pavel è una persona equilibrata ed intelligente, sia da giocatore che da dirigente. Quindi sono contento di quello che ho fatto: oggi è uno dei dirigenti più importante della Juventus.

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