Serie A

Milan, Maldini: “Diaz? Giocatore che può fare la differenza”

Nel giorno del sorteggio dei calendari di Serie A, Paolo Maldini ha commentato l’inizio apparentemente soft dei rossoneri e ha parlato anche di mercato, accogliendo il nuovo arrivo in casa Milan.

Maldini: “Il rinnovo di Ibrahimovic era la prioritĂ ”

“Il mercato è partito ieri ma noi ci eravamo portati avanti – ha detto il direttore dell’area tecnica dei rossoneriIl rinnovo di Ibra era la prioritĂ , per le altre operazioni siamo stati pronti a cogliere le occasioni. Diaz ee’ un giocatore che svaria sul fronte offensivo in tutte le tre posizioni dietro la punta”.

Maldini: “Ibrahimovic? Un campione e sempre lo sarĂ ”

“Ibra? La sua importanza non dipende solo da quello che fa in campo, è un campione e sempre lo sarĂ aggiunge l’ex difensore – Sappiamo che ha 38 anni, ma io ho vinto la mia ultima Champions a 39 anni… Ognuno invecchia alla propria maniera”.

Maldini: “Inizio soft? Nessuna gara è semplice”

Poi si passa al calendario e agli obiettivi per la nuova stagione: “Inizio soft? Mi ricordo bene la sconfitta casalinga col Bologna alla prima giornata qualche anno fa, nessuna gara è semplice, speriamo di fare meglio”.

Maldini: “Qualificarci in Champions il nostro obiettivo”

E alla domanda su quale l’obiettivo stagionale del Milan, risponde: “La qualificazione in Champions deve essere il nostro obiettivo, la proprietĂ  ha fatto degli sforzi per migliorare la nostra classifica, vogliamo entrare nelle prime 4 e se ce la facciamo dalla prossima stagione possono cambiare molte cose”.

Maldini: “Speriamo di entrare in forma in fretta”

Inter e Roma nelle prime sei giornate? Giochiamo anche i preliminari di Europa League il 17 e loro avranno giĂ  diverse partite di campionato, noi solo amichevoli, ma speriamo di entrare in forma in fretta – ha aggiunto – Il derby? Il gap con l’Inter sembrava aumentato. Vedremo come andrĂ  questa stagione”.

Maldini: “Ora ci vogliono risultati all’altezza del nostro nome”

In chiusura un’altra battuta sul mercato: “La linea che abbiamo tracciato è chiara: Sappiamo bene che non esiste un modello di squadra che ha avuto successo solo con i giovani, cerchiamo il giusto mix. Abbiamo indicazioni economiche, il monte ingaggi è sceso negli ultimi due anni, ora ci vogliono risultati all’altezza del nostro nome”.

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