Serie A

Milan, Pioli: “Chiudiamo il discorso Champions”

Stefano Pioli, tecnico del Milan, ha parlato in conferenza stampa per presentare il match di domani sera contro la Juventus, valido per la 37esima giornata di Serie A. Di seguito le parole dell’allenatore dei rossoneri.

Milan, le parole in conferenza stampa di Pioli alla vigilia del match contro la Juventus

Sulla partita di domani: “Abbiamo approfittato per recuperare energie, e per cercare di mettere in campo una buna prestazione. Sicuramente troveremo una Juve determinata e concentrata, ma come dobbiamo esserlo noi, sarà un partita importante per il finale di stagione, dobbiamo raggiungere il quarto posto o qualcosa di meglio”.

“Comunque sarà la continuazione di un percorso che ha visto momenti felici e delusione, credo che non bisogna dimenticare da dove siamo partite. Vincendo domani a Torino saremo sicuramente in Champions. E’ la prosecuzione di un percorso”.

Su cosa serve al Milan: “Sicuramente, non è il momento di parlarne, siamo concentrati sul finale. CI sarà tempo di parlare di rinnovi, futuri”.

Sulla trequarti: “Parliamo della partita di domani. Domani giocheremo con Brahim Diaz sulla trequarti, ci sta dando delle buone soluzione. Non è mai il singolo che determina la prestazione della squadra. Domani dovremo mettere in campo una prestazione di alto livello”.

Sull’aspetto psicologico: “Noi sappiamo come fare la nostra patita. Loro vorranno dimostrare tanto cose. Noi vorremo provare a chiudere il discorso Champions. Sarebbe preferibile di non arrivare all’ultima giornata”.

Sulla gara da fare domani: “Noi sappiamo di fare un’ottima prestazione contro un grande avversario che ha fatto un campionato appena meglio del nostro, con un grande allenatore. Quello che saranno i risultati di oggi non cambieranno il nostro atteggiamento”.

Sulla penalizzazione della Juventus: “Siamo tutti concordi che la tempistica che ci si augura in un campionato regolare. togliere mettere, non fa bene, speriamo che sia qualcosa di definitivo ma che si possa trovare tempi miglior i per non creare disagi a tutte le formazioni perché è inevitabile quello”.

Sulla stagione del Milan: “Nessun voto, fino a quando finisce il campionato Quando finirà il campionato, possiamo arrivare, secondi, terzi, quarti, quinti, sesti, e quindi è inutile fare certi tipi di valutazione”.

Sulla possibilità di arrivare terzi: “Mancano solo due partite, quindi potete aspettare otto giorni per poi capire quelli che saranno i bilanci, le nostro valutazioni. La cosa che ci tengo a sottolineare perché ne sento di tutti i colori è che ci siamo sempre divisi equamente i meriti, come l’eventuali esponsabilità e che il nostro è un modo costruttivo e coeso di affrontare le cose per trovare le soluzione per continuare a crescere e fare meglio”.

Su Ibrahimovic: “Non abbiamo affrontato con Zlatan la sua volontà, la sua ambizione per il futuro calcistico. E’ molto determinato per cercare di recuperare dall’infortunio e la settimana prossima sarà decisiva per capire se sarà in grado di partecipare o meno all’ultima partita”.

Su Leao: “La crescita di Rafa è costante continua, soprattutto credo nell’atteggiamento, ha cambiato il suo approccio e quindi non potrà che continuare questa crescita e Rafa ha tutto per diventare uno dei migliori giocatori al mondo, ma per diventare uno dei migliori devi avere un ossessione dove tuti i giorni pensi a migliorare, pensi fare qualcosa di meglio nella vita di tutti i giorni, in quello che riguarda il tuo obiettivo. Rafa ce l’ha intesta di crescere e continuare di migliorare, deve continuare così, rimane comunque ancora ragazzo giovane non completamente formato dal punto di vista calcistica, perché è normale che sia, di esperienze ne ha avuto, sicuramento ha fatto bene per la sua crescita”.

Sulla stagione di Tomori: “E’ un difensore forte, la sua aggressività spesso ci ha dato risultati positivi, fantastici, in alcune situazioni un attimino deve essere riflessivo, è un giocatore in crescita, veniva da una squadra forte, ma dove non giocava è stato subito molto pronto, attento, nel calarsi bene nella nostra realtà, è un giocatore che crescerà sicuramente”.

Su lacune a centrocampo: “Non è corretta la domanda. Non è un reparto che decide il risultato finale. Se lavoriamo di squadra in un certo modo a partire soprattutto dall’attacco ne benefica il centrocampo e i difensore, se costruiamo bene da dietro, ne beneficia il centrocampo. Si gioca in 11 perché è un gioco collettivo, ci sono state partite dove abbiamo giocato da squadre, partite dove più a livello individuale, sicuramente abbiamo fatto meno bene nel gioco di squadra”.

Sui pochi lanci lunghi contro la Sampdoria: “Quasi sempre le scelte in possesso palla sono dettate dalle posizioni dalle avversarie, contro la Samp abbiamo trovato gli spazi per farlo. Quando giochiamo solo sugli esterni possiamo diventare più prevedibili. Abbiamo avuto difficoltà con le squadre chiuse, ma non molto diverso dall’anno scorso… Dobbiamo trovare alternative migliori al nostro gioco”.

Su Brahim Diaz: “Non dobbiamo lavorare per convincere tutti, ci sarà sempre chi non condivide un certo tipo di giocatore o di allenatore. È cresciuto tanto, ma può ancora migliorare in fase realizzativa determinando un po’ di più e segnando qualche gol in più”.

Su possibili limiti del Milan: “Non dobbiamo superare dei limiti, ma è quello che vogliamo dimostrare che fa la differenza. Siamo una grande squadra e domani vogliamo dimostrarlo. È normale che se alleni il Milan devi pensare in grande e per farlo bisogna lavorare tanto”.

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