Serie A

Milan, Pioli: “Abbiamo la possibilità di dimostrare chi siamo. La nostra stagione non è finita martedì”

Stefano Pioli, tecnico del Milan, ha parlato in conferenza stampa per presentare il match contro la Sampdoria, valido per la 36esima giornata di Serie A. Di seguito le dichiarazioni dell’allenatore rossonero.

Milan, le parole in conferenza stampa di Pioli alla vigilia del match contro la Sampdoria

Sul finale di stagione: “Siamo indietro rispetto a dove vorremmo essere. Dobbiamo pensare a domani. La stagione non è finita martedì scorsa, abbiamo la possibilità di dimostrare chi siamo”.

Sull’umore della squadra: “Io credo che sia una fortuna giocare. Abbiamo subito una delusone forte. Ci ha creato sconforto e delusione. Domani dobbiamo reagire da grande squadre che è quello che siamo”.

Sull’obiettivo quarto posto: “E’ l’obiettivo. Adesso tutti i bilanci vanno sospesi fino a quando non finirà il campionato. Andare in Champions è importante”.

Sulla delusione: “Grande. Perché l’obiettivo era grande. Siamo arrivati nelle prime quattro ma volevamo nelle prime due. Mi auguro che ci siano nella mia carriera altre situazioni così. Certo che con i giocatori sto parlando tanto. Abbiamo fatto un percorso dove ci sono stati più successi che delusione. Abbiamo preparato una partita che è importante per la nostra classifica in campionato”.

Sul quinto posto e poi vedere cosa succede con la penalizzazione Juventus: “L’unica cosa reale è domani. L’unica cosa è dobbiamo concentrarci per vincere le ultime partite. Altre cose non le possiamo controllare”.

Sull’Inter. “La differenza l’ha fatta i due primi tempi delle due partite. all’andata abbiamo subito due gol . Nella partita di ritorno, abbiamo preparato posizione diverse sia difensive che offensive. Non siamo riuscite a fare gol. Questo è stato il nostro difetto. Ma adesso è il passato, ora dobbiamo guardare avanti”.

Sulla condizione della squadra in Champions: “Noi siamo arrivati bene alla partita. Poi il risultato non è stato quello che volevamo”.

Punti persi sulle squadre destra classifica: “Sì, a fine stagione trarrò delle conclusioni che sto già valutando. Abbiamo avuto difficoltà in questo tipo di partite”. Credo sia stato il nostro difetto più importante: abbiamo finalizzato troppo poco. Che sia stato un errore di scelta o tecnico, sicuramente bisogna fare meglio in certe situazioni. Soprattutto quando gli spazi sono pochi. Noi in quello siamo stati carenti. Tutti i giocatori hanno dato il massimo, qualcuno ha dato delle prestazioni migliori, altri no. Fa parte di una stagione lunga e che ci ha visti in alcuni situazioni non all’altezza della nostre possibilità”.

Sul giudizio tecnico del calcio italiano: ““Dipende dalla continuità che si avrà nei prossimi anni. Bisogna dar merito ai club. Per dare continuità bisogna avere idee e talento”.

Sul futuro dal punto di vista tecnico: “Le scelte che sono state fatte, sono state condivise con la dirigenza e con la proprietà, poi è chiaro faremo valutazioni rispetto a cosa ha funzionato meglio e cosa peggio.

Sulla poca riconoscenza nei confronti della squadra rispetto alle prime difficoltà: “Non lo so sinceramente non è una preoccupazione. Certo che in questi tre anni abbiamo ottenuto grandi risultati. Alleno un top club che vuole risultati e bel gioco: quando vinci ti elogiano, quando non vinci ci sono le critiche”.

Sul bilancio di fine stagione: “Io credo che il bilancio andrà fine a fine stagione. per capire perché potrebbe essere una stagione con voti alti, o una stagione deludente”.

Su Origi a sinsitra: “Definitivamente no. Quando c’è mancato Rafa mi è sembrato giusto far giocare lì Divock, ma è completamente sbagliato parlare dei singoli perché hanno giocato tutti e noi giochiamo bene se tutti si esprimono ad un certo livello. Il nostro limite è il fatto di non riuscire a vincere se non giochiamo bene tecnicamente, le cosiddette gare sporche”.

Sul gioco rossonero: “Quest’anno abbiamo aumentato il dominio delle partite, siamo mancati nell’ultimo quarto di campo: è un peccato grave, perché se non fai gol le partite non le vinci”.

Su Ibrahimovic: “Me lo auguro molto, oggi non so. Perché ancora Zlatan non è tornato sul campo, non lo so”.

Su qual è stato il mostro di quest’anno e qual è il mostro da lasciare fuori dalla porta: “Giocare da Milan, giocare con la determinazione e con spirito che ci ha contraddistinto nelle ultime tre partite. Le lacrime che avevamo le abbiamo tutte buttato fuori”.

Sulla Sampdoria: “Sta giocando con grande dignità e orgoglio. E’ un avversario difficile, sta giocando un bel calci, aggressivo, ha poco da perdere. Se la Sampdoria gioca con orgoglio, noi cosa dobbiamo fare?”.

Articoli correlati

Pulsante per tornare all'inizio