Serie A

Mihajlovic: “Non si va alla panchina degli avversari a dire di stare zitti”

Al  termine della gara persa contro l’Atalanta, è intervenuto a Sky Sport il tecnico del Bologna Sinisa Mihajlovic, soffermandosi sul litigio con Gasperini. L‘allenatore che si è anche soffermato sulla prestazione della sua squadra e sul percorso di crescita del club rossoblù.

Mihajlovic sul litigio con Gasperini

“Ognuno si fa le regole in casa propria.. Come io non mi permetto di parlare con la sua panchina, lui non deve permettersi di parlare con la mia, altrimenti io mi incazzo. Se lo fa, mi manca di rispetto. Non c’è niente da chiarire, ma se lui lo vuole fare sono contento.”

Sul dito di Gasperini contro la panchina del Bologna

Se lo avesse fatto a me, non so se avrebbe ancora il dito… Adesso si sente tutto, senza il pubblico, e io non vado dalla panchina degli avversari a dire di stare zitti. Io sono responsabile della mia panchina, se Gasperini ha qualcosa da dire lo dice a me. Non ha voluto dire nulla? Ci credo che preferisce non parlare, perché sa che ha sbagliato“.

Mihajlovic commenta la prestazione dei suoi

Fare peggio era impossibile, eh. E’ stata una partita equilibrata, abbiamo giocato bene, l’unica differenza è che noi non abbiamo sfruttato le nostre occasioni, l’Atalanta sì. Ci è mancato quello che ci manca sempre, la qualità nell’ultimo passaggio. Ma la prestazione è stata positiva, poteva starci il pareggio. Il gol è un errore individuale, Muriel ha avuto troppo spazio. Poi ha anche sbagliato il tiro, l’ha detto anche lui.”

Sul percorso per arrivare ai livelli dell’Atalanta

Quanto è servito all’Atalanta? Quattro anni, da quando c’è Gasperini. A noi ne serviranno altri due o tre. Non contiamo quest’anno perché sono stato 5-6 mesi fuori uso, poi c’è stato il lockdown. Nonostante tutto abbiamo fatto grande stagione, siamo salvi da otto-dieci giornate, non si parla più di salvezza, ma di Europa, quindi abbiamo fatto un salto di mentalità.”

 

Articoli correlati

Pulsante per tornare all'inizio