Serie A

Juventus, Marchisio: “Mi auguro che Dybala diventi una bandiera”

In occasione del derby tra Juventus e Torino non poteva che parlare un bianconero puro sangue come Claudio Marchisio. Il principino è tornato, in un’intervista alla Gazzetta dello Sport, alla sua prima stracittadina per poi dare un giudizio sulla Vecchia Signora di oggi.

Marchisio sulla Juventus

Al mio primo derby di Torino avevo 7 anni ed ero emozionatissimo, finì 4-1 con 3 gol miei. Facevo il raccattapalle nel 3-3 con la famosa buca scavata da Maspero e il rigore calciato alle stelle da Salas, ero dietro alla porta e vidi quel pallone che partì altissimo. Nel cuore ho il primo giocato allo Stadium, l’anno del primo scudetto con Conte: feci doppietta. Due anni fa Allegri mi fece scaldare tutto il secondo tempo ma non entrai, ci rimasi male”. 

“Vorrei Belotti alla Juve? E’ il centravanti che ci manca, soprattutto adesso che Higuain deve ancora ritrovare la condizione. Però dubito che uno come lui accetterebbe di diventare bianconero. Lui e Izzo incarnano lo spirito Toro, devono dare la spinta al gruppo per rialzarsi e finire il campionato in maniera diversa. Più difficile fare un nome per la Juve, dove difesa e attacco stanno facendo bene: Dybala non mi sorprende e Douglas Costa può spaccare il match.

La Juve è classe ed eleganza, il Toro ha grande carattere e non molla mai. La squadra di Sarri ci arriva bene e deve sfruttare l’occasione per fare punti prima di incontrare Atalanta e Lazio, il Torino però non può permettersi di non dare tutto. Mi aspettavo che con Cairo il club facesse un percorso importante e così è stato, anche se ora la squadra vive un momento difficile. Da torinese spero di vederlo presto in Champions, modello Atalanta”. 

“Dybala? La sua classe è indiscutibile, è uno dei talenti più puri del calcio mondiale. Chi lo critica non capisce di calcio. Con il club ha un rapporto ottimo, mi auguro che diventi una bandiera e che faccia ciò che a me non è riuscito: vincere la Champions League“. 

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