Nazionale

Italia, Mancini: “Zaniolo? Mi dispiace, è un giocatore unico”

Mancini è stato l’uomo chiamato per risollevare le sorti della Nazionale dopo la debacle del 2018. Il c.t. è riuscito a conquistare il primo posto nel girone per la qualificazione all’Europeo 2020, raggiungendo il record di vittorie di Vittorio Pozzo. In un’intervista alla Gazzetta dello Sport, ha parlato di Italia, di Zaniolo e dei nuovi giovani.

Mancini su Zaniolo

Da commissario tecnico ha vissuto con particolare trasporto l’infortunio del giallorosso: “​Mi spiace, sarebbe migliorato ancora. Nicolò è unico perché copre più ruoli, è potente e ha caratteristiche diverse dagli altri. Al telefono l’ho sentito bene, carico: è giovane, può farcela per l’Europeo”.

Sul dubbio in attacco: “Belotti o Immobile? A marzo giocheranno un’amichevole a testa. I venti gol di Immobile non cambiano le gerarchie. L’importante è che continuino a segnare e arrivino bene a giugno. Avremo due centravanti titolari, con caratteristiche diverse”.

Sul gruppo formato: “Questo è un gruppo sano, di ragazzi per bene. Quando Chiesa, Barella, Mancini, Pellegrini sono andati all’Europeo Under 21, sono stati fra i migliori. Qualcun altro un po’ meno…”

Chiude su Balotelli: “Lo faccio seguire tutte le domeniche. Ma Mario avrebbe dovuto segnare un gol a partita e correre sempre come un matto. Kean? Speriamo che Ancelotti gli dia una mano. Per diventare importante deve fare di più”.

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