Malagò: “Secondo me molti sport arriveranno a quanto fatto dal rugby”

E’ stato intervistato ai microfoni di Radio 24, il presidente del CONI Giovanni Malagò, che ha parlato della situazione dello sport in merito al Coronavirus. Malagò che ha commentato in particolare quanto successo nel rugby, con i campionati che sono stati ufficialmente annullati.

Le dichiarazioni di Malagò

“La Federazione rugby ha convocato il Consiglio Federale, conosco le dinamiche del ragionamento e ricordo che compete alle Federazioni l’organizzazione dei campionati. Questa è una scelta, opinabile o meno, ma non hanno voluto nemmeno aspettare una data condivisa anche se poi sappiamo che gli interessi sono molto diversi. Le Federazioni hanno oneri e onori“.

Sulla scelta della Federazione di rugby

“Non sono contrario a quanto fatto dalla federugby. Magari non condivido il timing perché l’ordinanza scade il 3 aprile… Ieri Spadafora ha detto che in precedenza era stato troppo ottimista sulla ripresa del campionato il 3 maggio. Secondo me si arriverà a quanto detto dal rugby in molti sport, non so se in tutti. Ogni sport lo devi guardare nella sua specificità”.

Sul calcio in estate rivela Malagò

“Non lo so, dipende anche dalla UEFA e dalla FIFA. Io faccio parte del CIO e Bach in questi giorni è stato davvero un gigante: ha detto che da adesso tutti quanti devono fare sacrifici e compromessi, bisogna entrare in questo ordine di idee perché se tutti restano arroccati al proprio orticello la soluzione non la trovi”.

Conclude su un possibile sacrificio dei giocatori

“Io penso che ci si arriverà, magari già in queste ore i vertici dell’Associazione stanno definendo l’accordo. Togliere il 30% a un giocatore che guadagna 10 milioni di euro è un conto, togliere il 30% a chi gioca in Serie B o in Lega Pro è un altro. Dico in generale: chi ha maggiori possibilità cerchi di aiutare chi ne ha meno.”