Curiosità

Maradona, interviene l’ex arbitro: “É stato sempre rispettoso”

Lo Bello difende Maradona su Facebook

Arbitro di Siracusa in attività dal 1975 al 1992 con un importante passato in ambito internazionale, Rosario Lo Bello parla in favore di Diego Armando Maradona. L’ex fischietto su Facebook ha pubblicato un post per difendere il Pibe de Oro dopo le polemiche dei giorni scorsi.

LE CRITICHE A MARADONA

“Quanti censori, quanti giudici, quanti sul pulpito con l’abilità e l’attitudine, uniche, di chi sa sfruttare le occasioni e i personaggi per assurgere a protagonista. Quelli che, con superficiale ipocrisia, propongono la loro falsa immagine a tutti i costi e altri che accettano qualsiasi ruolo pur di emergere dalla loro mediocrità, lasciando nel vocabolario la parola dignità. Per Maradona uomo e per le sue esternazioni nessuna giustificazione, ma umana misericordia senza commiserazione. Sarebbe bene, però, ricordare la sua infanzia e gli sciacalli che gli sono piombati addosso per succhiargli il sangue senza mai aiutarlo.

Nessun paragone, per carità di patria con Pelè, altri tempi e anche lui con qualche problema in famiglia (i padri sono sempre responsabili). Credo che bisognerebbe, però, indignarsi con chi, anche lui immagine pubblica e per alcuni icona, pensa che gli altri siano degli stupidi raccontandoci la favola del deposito, presso un amico di nota attività, di una considerevole, non per lui, somma di denaro. Il mio ricordo personale di Maradona è quello di un giocatore immenso ( e magari qualche altro ho avuto la fortuna di vederlo da vicino), geniale e trascinatore, col piede e il tocco felpato accarezzava il pallone. In Italia dalla cintola in giù, quello vero ci ricorda il gol della storia del calcio ai mondiali, tra giocatori come birilli, integro per tre mesi per la SUA Argentina.

Giocatore e uomo rispettoso del suo ruolo e di quello degli altri, mai avvicinatosi ad un arbitro col dito medio in faccia, senza mandarlo più volte….e tète à tète a contatto con la fronte, mai agitate le braccia, anzi, a debita distanza di rispetto. Come uomo scelgo, con convinzione profonda, un colpevole consapevole, che un ipocrita commediante”.

 

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