Curiosità

Roma, Totti e il litigio con Spalletti: “Basta, hai rotto le palle, te ne devi andare”

Nel libro “Un capitano” scritto da Francesco Totti, l’ex numero 10 giallorosso ha raccontato diversi aneddoti nel corso della sua lunga carriera in giallorosso. Tra questi, un litigio del 2016 con Luciano Spalletti che cacciò il capitano da Trigoria.

Spalletti contro Totti, aprile 2016

Totti: “Quando l’ultimo di noi è entrato si chiude la porta alle spalle, sbattendola, e comincia a urlare. Il io armadietto è il più lontano dall’ingresso, sono accanto a De Rossi e Florenzi, chinato sulle scarpe che mi sto sfilando. Non mi accorgo dell’improvviso silenzio. Quando rialzo la testa trovo la faccia di Spalletti a un centimetro dalla mia. Mi aspettava: “Basta, hai rotto le palle, pretendi di comandare e invece te ne dovresti andare, giochi a carte malgrado i miei divieti, hai chiuso”. Il tutto gridato al massimo volume. E’ l’ultimo litigio tra me e Spalletti, nel senso che perdo le staffe anch’io e ci devono separare in quattro perché altrimenti ce le daremmo di santa ragione. Di lì in poi, chiuso. Recuperata la calma lui va in sala stampa a dire che anche se ho segnato io il merito della rimonta è della squadra”.

Spalletti: “Basta, inutile proseguire, tanto non capisci. Hai sbagliato, e adesso vai a casa”.

E’ la punizione più umiliante. Cacciato da Trigoria. Io. Cacciato da casa mia. Tremo dalla rabbia.

Totti: “Molto bene, accetto la sua punizione. Vedremo se sarò io o sarà lei a pagarne le conseguenze”.

Spalletti: “Mi stai minacciando?”

Totti: “Lei sa che a Roma la gente è dalla mia parte. Io ho soltanto parlato bene di lei, eppure mi vuole cacciare. Si assuma le sue responsabilità”.

Spalletti: “Tu ormai sei come gli altri, dimenticati di quando eri insostituibile”.

Totti: “Vigliacco, adesso non ti servo più mi rompi il cazzo, eh? Sei tornato qui con una missione, portala a termine!”.

Ce le diciamo tutte, alla fine di sottinteso non resta nulla. Me ne vado stremato.

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