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Parma, Buffon ricorda: “Vincere il primo titolo lì è stato speciale”

Gianluigi Buffon si racconta al microfono dell’ex compagno di squadra Alain Boghossian per Eurosport France. Il portiere in forza al Paris Saint-Germain ha ricordato l’esperienza col Parma che ha dato il via ad una carriera costellata di successi.

Le dichiarazioni di Buffon a Eurosport France

“La maglia di Superman? L’ho messa dentro ad un mobile. Penso che ogni età abbia le sue tappe: quella era un’età giusta per essere così esuberante e sentirsi un Superman invincibile. Ora è diverso”.

Assieme abbiamo vinto una Coppa Italia. Te la ricordi?
“La ricordo la doppia sfida con la Fiorentina. Era un confronto molto sentito, loro erano fortissimi”.

Per me e per te è stato il primo titolo.
“Sì, è stato il primo titolo che ho vinto in Italia. Averlo vinto a Parma è stato qualcosa di speciale”.

Te la ricordi la formazione del ritorno?
“Buffon, Vanoli, Boghossian, Sensini, Thuram, Chiesa, Crespo, Fuser, Veron, Benarrivo e Cannavaro, o forse Stanic. Questi sono ricordi che non dimenticherò mai, che porterò sempre con me, perché ero anche giovane: le prime esperienze sono quelle che ti segnano di più”.

Una settimana dopo che cosa è successo?
“Abbiamo vinto la Coppa UEFA contro il Marsiglia. Ringrazio il Bologna per averci permesso di giocare contro un Marsiglia decimato dalle assenze (ride, ndr)”.

Poi è arrivata la Supercoppa Italiana.
“Sì, a Milano. Ci fu un tuo gol”.

Ti rendi conto che hai giocato contro i figli di Chiesa e Thuram? Li hai visti nascere…
“E’ molto bella questa cosa, perché alla fine ho incontrato tutti i figli di compagni a cui ho voluto bene e a cui sono legato ancora adesso. E’ un regalo della vita, sono piccole gioie che hai”.

Tu hai giocato con tantissimi francesi a Parma: da Thuram a me, da Bravo a Lamouchi…
“Anche Pedros… L’ho visto l’altra sera, non sapevo facesse l’allenatore (ride, ndr). Coi francesi ho sempre avuto un bel rapporto, perché noi siamo talmente vicini che siamo simili. Io posso solo parlare bene dei miei compagni francesi”.

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