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Lazio-Roma, un punto che vale la Champions League

Lazio-Roma derby di “sostanza”

Non è stato un brutto Derby della Capitale quello di ieri sera. Un Lazio-Roma che ha regalato sicuramente ottimi spunti per l’ultimo viatico di campionato per entrambe le squadre. I biancocelesti hanno riottenuto quelle granitiche certezze che li hanno portati sin qui, a combattere fianco a fianco contro Roma ed Inter per un posto in Champions League. I giallorossi invece ripartono con ancora più convinzione grazie al cambio di modulo, quel 3-4-1-2 schierato contro il Barcellona e che ha permesso a tutti di rendere al meglio nelle rispettive zone di campo.

Un punto che tutto sommato sta bene ad entrambe. La qualificazione in Champions League certamente rimane in bilico con la contemporanea presenza dell’Inter che sopraggiunge da dietro, ma rimane indubbio il fatto che lo si sapeva già da inizio anno. Un punto di “sostanza”, che ha fatto intravedere, oltre ad un notevole agonismo in campo, anche una voglia di non accontentarsi del pari da parte di entrambe. Questo punticino può far bene ad entrambe le squadre ma un po’ meno ai tifosi, forse gli unici a rimanere forse con l’amaro in bocca.

Lazio, questa è la via

Tra le due squadre, quella che sta compiendo lo sforzo maggiore è indubbiamente la Lazio, che per risorse economiche non era preventivabile che lottasse punto a punto con i cugini rivali fino all’ultima di campionato per un posto nell’Europa che conta. Inzaghi ha fatto un bel miracolo sportivo nel tenere aperti tutti i fronti di lotta perlomeno fino a febbraio. Un tecnico bravo, capace, che può fare ancora un ulteriore step in avanti, magari rimanendo proprio alla Lazio.

Roma, cambio di modulo il fattore chiave

Altro tecnico altrettanto bravo e capace è Eusebio Di Francesco. Il tecnico giallorosso ha stupito cambiando volto alla squadra. Con il passaggio al 3-4-1-2 ognuno rende al meglio dell proprie possibilità. Nainggolan riportato nella zona di campo dove lo scorso anno ha reso al meglio, Schick finalmente seconda punta e Florenzi spostato in avanti come esterno di centrocampo (il terzino non è mai stato il suo ruolo naturale). La difesa a tre invece garantisce maggior solidità ad un reparto che mette in mostra fisicità, ma anche tecnica, quella che passa dai piedi di Fazio in cabina di regia o dal brasiliano Juan Jesus, tirato fuori dai ripostigli di Trigoria. Giocando così la Roma può togliersi qualche altro sassolino dalla scarpa anche in Champions League.

 

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