Serie A

Lazio – Inter, la vittoria dei singoli

La Lazio ora fa tremare le big. Chi pensava fosse un fuoco di paglia si è dovuto ricredere ieri sera, quando gli uomini di Simone Inzaghi hanno strappato la vittoria dalle mani dell’Inter, candidandosi al secondo posto ad una sola lunghezza dalla Juventus. Un successo costruito sulla coesione di squadra e sul talento dei singoli.

Lazio – Inter, l’analisi

Una partita che per un tempo ha visto le due compagini studiarsi, fino allo squillo di Young proprio all’ultimo giro di orologio. Di solito una doccia gelata del genere abbatterebbe il morale, ma non è il caso dei biancocelesti. I capitolini, nella ripresa, hanno lasciato giusto le briciole all’Inter, la quale non è riuscita a sferrare il colpo del definitivo KO. Ora le aquile volano in alto e non hanno paura di nessuno, con la consapevolezza di potersela giocare con chiunque.

La vittoria dei singoli

A far la differenza, in una partita molto chiusa, è stato il talento o le disattenzioni dei singoli. Da una parte i laziali Acerbi, superlativo in difesa, e Milinkovic – Savic, MVP indiscusso della gara e di un’eleganza spaventosa. Dall’altra i nerazzurri Padelli, troppo insicuro nel guidare la difesa, e De Vrij che causa ingenuamente il rigore del sorpasso biancoleste. Non pervenuto Luataro Martinez, colui che doveva dare la scossa, con il suo talento, alla manovra offensiva di Antonio Conte.

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