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Lo sfogo di Dybala: “La vita dei giocatori è come un ottovolante”

Lo sfogo di Dybala – Paulo Dybala, intervistato dal Corriere della Sera, si è raccontato a trecentosessanta gradi esternando le difficoltà di chi vive il mondo del calcio e parlando dell’arrivo di Cristiano Ronaldo alla Juventus.

Lo sfogo di Dybala, le parole dell’argentino

“La vita dei giocatori è come un ottovolante: un giorno sei il migliore, quello dopo inutile e trovare un equilibrio non è sempre semplice. Succede a tutti, anche a campioni come Messi e Ronaldo: dopo quello che hanno fatto nella loro carriera vengono ancora criticati.

Perché ho scelto il calcio? Da bambino ho provato la pallacanestro. Un giorno stavamo giocando e la palla è arrivata bassa e io, invece di prenderla con le mani, l’ho presa a calci: è stato il momento in cui mi sono reso conto che il mio sport era il calcio. Il numero 1o? Quando i dirigenti me l’hanno proposto ci ho pensato, ma non si può rifiutare un’offerta del genere. Per me è un onore e una responsabilità: devo dimostrare che me lo merito ogni giorno”.

Il nuovo ruolo e l’arrivo di CR7

“Mi piace cambiare, fare cose nuove, darsi obiettivi a breve e lungo termine: dobbiamo trovare il coraggio di superare i nostri limiti. Nessuno l’avrebbe immaginato, nemmeno noi: pensavamo che fosse solo un titolo di giornale. Visto da vicino, Cristiano è un ragazzo semplice. Ha la sua immagine, il suo carattere, un modo di essere in campo, ma all’interno dello spogliatoio è come gli altri e gli piace scherzare con tutti”.

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