Juventus gol di testa un record europeo: lo snodo tattico di Allegri – FOCUS TCN

Un fattore che non si può non tenere conto sempre più analizzando la Juventus sono i gol che mette a segno di testa. Poco importa che manchino contemporaneamente Mandzukic e Cristiano Ronaldo, anche a Cagliari i bianconeri ne hanno fatto uno con Bonucci.

Juventus gol di testa: il gioco aereo più forte in Europa

Se c’è una peculiarità che in questo lustro di Allegri ha contraddistinto chi più chi meno le sue Juventus, quella è il gioco aereo. Una caratteristica questa, accentuatasi ancor più vistosamente quest’anno con l’inserimento in squadra di Cristiano Ronaldo. Come sempre ribadito da Allegri nel corso di interviste e conferenze stampa “sfrutto solamente le caratteristiche dei giocatori che ho a disposizione”. E fa bene.

A chi gli chiede “bel gioco” e fraseggi nello stretto con giocatori alti quasi due metri e con crossatori che, almeno sulla carta, dovrebbero garantirgli potenzialmente almeno una decina d’assist per uno. Il trend inoltre non cambia se si tiene contro di Serie A o Champions League. Nel campionato italiano ad esempio la squadra di Allegri ha “svoltato” nelle partite chiave proprio grazie ai gol di testa.

Scontri diretti in Serie A e contro l’Atletico: i gol di Mandzukic e CR7 di testa

Gioco aereo che è stata la marcia in più della Juventus di Allegri in entrambi gli scontri diretti col Napoli (Mandzukic due volte all’andata e Emre Can al ritorno), contro Inter, Milan e Roma. Un gol dei tre contro la Fiorentina a Firenze (Chiellini). In Champions League inoltre la Juventus si è confrontata con quella che al suo pari, può davvero considerarsi la “regina” di questa categoria: l’Atletico Madrid. Uscendone comunque non sconfitta. E i due gol su calcio piazzato del Wanda Metropolitano sono lì a testimoniarlo.

Da contraltare però emergono anche gli altri due messi a segno di testa da Cristiano Ronaldo, uno che di incornata ci ha anche fatto gol in Finale di Champions nel 2008 (e chissà…). Contro l’Ajax servirà avere a lucido almeno uno dei due tra Mandzukic e CR7 per non dover snaturare troppo un gioco che, rispetto alle annate precedenti di Allegri si regge molto, se non totalmente sulle palle alte, sui cross e sulle zuccate, spesso vincenti.