Serie A

Juventus, Agnelli: “Nel 2011 rischiavamo di diventare solo un ricordo”

In casa Juventus si aspetta il posticipo di questa sera (ore 20:45) contro il Milan, ma c’è tempo anche per premi extra calcio, come quello consegnato al presidente Agnelli come “Torinese dell’anno”. La gratificazione è arrivata dopo quasi un decennio di eccellenza nel calcio. Per il numero uno del club bianconero è tempo anche di ricordi.

Agnelli “Torinese dell’Anno”: “Nel 2011 la Juventus rischiava il fallimento”

Un premio davvero speciale per uno come Agnelli, nato e cresciuto nella sabauda Torino. Il premio “Torinese dell’Anno” una gratificazione immensa per il presidente della Juventus, che pero’ ci tiene a far ricordare in che situazione calcistica e finanziaria fosse il club fino al suo arrivo.

Queste le sue parole: “Per noi la Juventus equivale al calcio, equivale a tutto. La passione e gli investimenti sono stati necessari per arrivare dove siamo ora. Nel 2011 quando abbiamo insediato la proprietà rischiavamo il fallimento. C’erano poche idee e tanti debiti, ma con la voglia di costruire qualcosa di nuovo eccoci qui, di nuovo eccellenza in Italia e tra i primi nel mondo“. 

E poi ancora: “Quando abbiamo preso in mano la Juventus era un club con molte rughe. Oggi invece siamo leader in Europa e questo è un riconoscimento che mi gratifica ma che gratifica un gruppo di persone che lavorano con passione ogni giorno per Juventus”. 

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