Juventus, la Supercoppa ha evidenziato le lacune difensive: 24 gol subiti in 24 partite

La Juventus vista in Supercoppa Italiana è stata quella forse più brutta vista in stagione. Nelle 24 partite stagionali giocate fino ad ora, i bianconeri hanno perso solamente contro la Lazio nei due scontri. Da quello dell’Olimpico di due settimane fa pero’ sembra che la squadra di Sarri non abbia appreso nulla e forse, è lì il vero problema.

Juve – Lazio, la Supercoppa Italiana fa emergere limiti difensivi di Sarri

Juve – Lazio è stata la piccola goccia che ha fatto traboccare il vaso stracolmo di dubbi. Nelle 24 partite giocate dai bianconeri sono stati infatti 24 i gol incassati. Assenza troppo grande di Chiellini o comparto difensivo che sta venendo meno? A caldo si potrebbe pensare un giusto mix di entrambe le cose.

Eh sì, perché anche nella stagione 2017-2018 l’andazzo alla Juventus era stato lo stesso. I bianconeri che hanno perso la Supercoppa Italiana ad agosto (guarda caso contro la Lazio) e 14 gol subiti nelle prime 13 uscite stagionali per la banda di Allegri, eppure Chiellini c’era. Dunque non sembra questo, o comunque non solo questo, il problema.

Ritornare al 4-3-3 la soluzione

Una Juve con il 4-3-3 era possibile con la Lazio? E’ proponibile in generale? L’idea di partenza era certamente questa, con un Higuain e un Douglas Costa titolari insieme a Ronaldo in altro tipo di tridente. Le ottime prestazioni di Dybala hanno fatto cambiare idea a Sarri che anche in Supercoppa Italiana ha avuto ragione a schierarlo.

Un tridente che però non viene mai proposto oltre i 60′ per gara e che perde di vitalità. A Liverpool e Barcellona non si cambiano interpreti d’attacco in corso d’opera, alla Juve sì. E da Sarri, i tifosi della Juve e tutto l’ambiente in senso lato (in primis la dirigenza) si aspettavano un cambio di approccio di mentalità proprio in questo senso.

Un cambio che in Europa c’è stato, meno, molto meno in Italia. Tornare al 4-3-3 sfruttando al meglio Douglas Costa (e all’occorrenza riportare alto Cuadrado o mettere Bernardeschi nel suo ruolo) appare, a oggi, la cosa più sensata.