Serie A

Julio Sergio, il doppio ex di Roma-Lecce: “Ho preferito il Lecce al PSG”

Domenica alle ore 18, scenderanno in campo allo Stadio Olimpico Roma e Lecce. Squadre che conosce benissimo l’ex portiere brasiliano Julio Sergio, che ha rilasciato un intervista al sito web ITASportPress. Vi lasciamo alcuni estratti della sua lunghissima intervista.

Queste le sue parole: “Sono le squadre con cui ho fatto di più. A Roma sono arrivato con la maturità di chi ha 26 anni e da sconosciuto pian piano sono riuscito a diventare titolare per più di un anno. Il Lecce, invece, mi ha preso quando ero un portiere affermato in Italia perché avevo già 60-70 presenze in Serie A. Credo che questa sia stata la principale differenza. Poi le prestazioni sono un discorso a parte perché a Lecce non sono riuscito a mostrare le mie qualità”.

Sull’esperienza di Lecce aggiunge: “In generale credo che l’avventura a Lecce sia stata perlopiù un’occasione personale. Mi aspettavo qualcosa di diverso. Ho fatto due anni positivi. Quindi ho avuto la possibilità di andare a Parigi, ma non sono andato. Quindi mi ha chiamato il Lecce. Era una piazza che mi piaceva e in squadra aveva moltissimi grandi calciatori. Però io non sono riuscito a esprimere il mio calcio. I tanti infortuni e altri fattori mi hanno impedito di dare al Lecce il mio contributo”.

Il brasiliano che ha svelato un retroscena sul PSG: “C’era un progetto particolare legato al Lecce che mi cercava come primo portiere perché ero un profilo già affidabile. Mi voleva Di Francesco. Era la situazione che doveva andare così. Non mi pento di niente. Il Paris Saint-Germain sarebbe stato un discorso diverso. Si trattava di un prestito e avrei fatto il secondo. Mia figlia era appena nata e non parlavo il francese. Forse, con la testa che ho adesso, avrei fatto una scelta diversa, ma in quel momento è stata la decisione migliore per la mia vita. Dobbiamo sempre pensare a ciò che si fa sul momento. Forse l’arricchimento personale che ho trovato a Lecce non ci sarebbe stato a Parigi. Non c’è solo il calcio, non ci sono solo i soldi. Ci sono anche cose che non hanno prezzo”.

Julio Sergio su Roma-Sampdoria del 2010: “Se c’è una partita di tutta la mia vita, in cui avrei cambiato il risultato finale, è proprio quella. Con tutto il significato che aveva quell’anno vincere lo scudetto con la maglia della Roma. Era importante per me, per la squadra, per Ranieri e per Giorgio Pellizzaro, il preparatore dei portieri. Se ho un rimpianto nella mia vita da calciatore è quella partita. Poi il calcio è meraviglioso anche per questo. Avevamo tutto per realizzare qualcosa di stupendo e alla fine ci è scivolato dalle mani…”.

Conclude il brasiliano su Roma-Lecce di domenica: “Il Lecce sta bene. ha entusiasmo per gli ultimi risultati, mentre la Roma non è riuscita a giocare come vorrebbe il suo allenatore. Ma è pur sempre una sfida tra due squadre con ambizioni diverse. Il Lecce è una neopromossa che vuole salvarsi, mentre la Roma una big. Non penso che sarà una partita dominata dai salentini o sottovalutata dai capitolini. Sarà una buona gara. Poi il calcio è magico… Spero che la Roma riesca a riprendersi e a calmare l’ambiente”.

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