Nazionale

Italia, Ventura: “È stata un’esperienza dura”

Dopo anni di buoni risultati, Giampiero Ventura probabilmente passerà alla storia come il c.t. del fallimento dell’Italia. L’allenatore, ora alla Salernitana, ritorna sulla sua esperienza in Nazionale.

Ventura sulla Nazionale

Forse avrei dovuto pensarci quando ho accettato che non era la cosa più giusta da fare. Ho accettato con il cuore, chi lo fa nel calcio spesso sbaglia, bisogna avere più raziocinio. Se non ci fosse stata la Spagna ci saremmo qualificati con due mesi di anticipo. Me ne dispiaccio, non tanto come ct, bensì come tifoso. Al 4-3 di Rivera, contro la Germania, esultai”.

Su Mancini: “C’è un percorso straordinariamente positivo, basti pensare alla qualificazione con tre partite di anticipo. La cosa migliore è quest’infornata di giovani, questa crescita esponenziale, dai Chiesa ai Bernardeschi per arrivare a Sensi e Barella. Mancini ha seminato per creare lo zoccolo duro per l’Italia del futuro, molti stanno facendo esperienza, le coppe, è un’immagine positiva. Faccio i complimenti a Mancini, spero che l’Italia possa tornare dove merita, io ne sono il primo tifoso”.

Invidia?: “In realtà no, mi sono un poco allontanato. È stata un’esperienza dura, in molti hanno visto solo il risultato sportivo, invece c’è stato qualcosa di più, di epocale. Non bisognava pensare al risultato finale, ma anche ai presupposti. Ho dovuto prenderne le distanze, per riprendere la mia vita. Quella sconfitta ha tentato di cancellare i 34 anni di vita calcistica che ho fatto. L’obiettivo era tornare sul campo di calcio, il filo conduttore della mia vita“.

Articoli correlati

Pulsante per tornare all'inizio