Nazionale

Italia U21, Di Biagio: “Con la Francia test importante”

Italia-Francia Di Biagio, le parole del tecnico

Dopo il Portogallo un’altra partita di cartello per l’Under 21 che chiude la stagione con l’amichevole in programma domani contro la Francia allo “Stade Léo Lagrange” di Besançon (ore 21 diretta Rai 2). Le due Nazionali si sono incontrate l’ultima volta due anni fa, il 2 giugno 2016 a Venezia, novanta minuti che si conclusero con la vittoria della Francia 1-0. Ma a favore degli Azzurrini si schiera la statistica: sedici i precedenti, con sette vittorie dell’Italia, cinque pareggi e quattro sconfitte.

Al di là dei numeri, il tecnico Luigi Di Biagio conta su una conclusione in bellezza anche per lasciarsi alle spalle la sconfitta di venerdì scorso in Portogallo: “Sarà un’altra gara di altissimo livello contro una squadra che si conosce per la sua tradizione, per il blasone e per quello che sta facendo nelle qualificazioni dove guida il gruppo 1 a punteggio pieno. Sarà quindi un test impegnativo e per l’ennesima volta ci darà le indicazioni su chi potrà far parte di questa squadra quando farà capire quali ragazzi potranno far parte del nostro gruppo”.

Gran parte della squadra francese è formata dal gruppo che ha vinto l’Europeo Under 19 due anni fa, nel 2016, battendo in finale proprio l’Italia. “Hanno valori individuali di altissimo livello, possono creare indubbiamente problemi, ma io penso che potremo fare una buonissima gara se giocheremo come sappiamo, sperando di fare anche risultato. Le prestazioni devono essere positive e andare di pari passo con i risultati, perché danno fiducia ed entusiasmo”.

Infine, prima di archiviare la sconfitta con il Portogallo, il tecnico azzurro sottolinea: “Un passo falso che ci deve far riflettere. A caldo, dopo la gara, avevo detto delle cose e le confermo: dopo 10 minuti una squadra matura doveva stare sul 2-0 e chiudere l’incontro, ma così non é stato. La vita ce la siamo complicata da soli, può succedere nel calcio, però tutto parte dall’atteggiamento: le altre partite che abbiamo vinto 4 o 5 a zero le abbiamo rese semplici noi. Bisogna capire quando è il momento di far male all’avversario”.

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