Nazionale

Tavecchio: “Il mio errore più grande? Non dare a Conte quei milioni in più che voleva”

L’ex presidente della FIGC Carlo Tavecchio è tornato a parlare della debacle della Nazionale Italiana e di molto altro ancora ai microfoni de La Gazzetta dello Sport: Troppi hanno sottovalutato la Svezia. Io lo ripetevo fin dal sorteggio che non ci era andata bene. Mi prendevano per matto e sostenevano che la Grecia sarebbe stata peggio”.

Balotelli? Mandai Ventura a vederlo a Nizza, tornò e mi disse che in squadra c’erano dei veti su di lui. Mario era il mio preferito, sono stato criticato per averlo ammesso. Alla vigilia di Italia-Svezia  dissi ai giornalisti : “Sono venuti in 30 mila da Napoli…” Mica potevo ordinare a Ventura: “Faccia giocare Insigne”. Ma l’ho fatto capire. Perché Gabbiadini che era rimasto fermo a lungo? Ero così nervoso che strigliai anche Oriali: muoviti, prova a fare qualcosa almeno tu!”.

Le parole di Carlo Tavecchio su Ventura e Conte

Ventura ha avuto carta bianca su tutto. Dopo la Spagna, poteva contare sul team manager Oriali, sul d.g. Uva e su Ulivieri, capo degli allenatori. A settembre, per dargli forza, gli ho prolungato il contratto e non era atto dovuto. Lippi? Eravamo d’accordo su tutto, anche sulla parte economica. Poi è saltata fuori l’incompatibilità con il figlio procuratore. Ero pronto a derogare. Ma era più giusto chiedere conto alla Corte Federale che ha dato parere negativo”.

Il possibile “prestito” di Conte dal Chelsea per lo spareggio? Voleva dire ammazzare Ventura e io non ho mai umiliato nessuno. Il mio grande errore è stato non aver dato a Conte i 2,5 milioni di euro in più che voleva. Li avrei recuperati con 3 amichevoli… Antonio ne prendeva 4, ne chiedeva 6,5. Sarebbe rimasto in azzurro e noi oggi saremmo in Russia. Sicuro. Ma è giusto dare a un uomo solo ciò che investiamo per tutto il Settore Giovanile e Scolastico?”.

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