Lecce, Sticchi Damiani: “Il Lecce non ha bisogno di vendere”
Saverio Sticchi Damiani, Presidente del Lecce, ha rilasciato un’intervista alla Gazzetta dello Sport nella quale ha parlato dell’ottima stagione dei salentini e di tanto altro. Di seguito uno stralcio.
Nell’intervista il presidente del Lecce parla di Baroni, Corvino e tanto altro
L’obiettivo salvezza: “Già da tempo abbiamo concordato un bel premio salvezza. Ma prima arriviamoci a questa salvezza. Continuiamo a dire che non abbiamo fatto nulla. Stiamo concentrati sull’obiettivo. La strada è ancora lunga anche se siamo a buon punto».
Il presidente parla di cosa lo ha sorpreso dalla squadra: L’energia e la sfrontatezza di questi giovani terribili. La sorprendente maturità acquisita sia quando si vince che quando si perde».
Pantaleo Corvino: “E’ il miglior Pantaleo di sempre. E siccome le difficoltà aumentano, ci vuole un Corvino in grande forma come è adesso. Mi faccia aggiungere che dietro di lui vedo un Trinchera che un giorno potrà dare continuità a questo progetto. L’ho preso in C. Sarà un cerchio che si chiude“.
Dichiara che ancora non si è pensato al rinnovo di Baroni perché “stiamo pensando unicamente alla salvezza. Ma il rapporto è tanto sereno. Pantaleo sa bene quando saranno maturi i tempi. Ma, oltre a Baroni, mi faccia citare anche lo staff e in particolare il suo vice Del Rosso. Gente competente che lavora duro“.
Il centrocampista rivelazione Hjulmand: “Mi piace dire che si sta confermando in A così come andò benissimo in B. Fa la differenza e non ha patito il passaggio di categoria. Gonzalez ha realizzato il sogno di tanti: dalla Primavera a titolare in A”.
Nell’intervista il presidente del Lecce Sticchi Damiani orgoglioso dichiara sui salentini :“Non ha bisogno di vendere. Se qualche calciatore manifestasse la voglia di andare in un club prestigioso, dovrà arrivare un’offerta importante. Il segreto è uno solo. Il costo della forza lavoro deve essere pari alla metà dei ricavi. E’ difficile ma è l’unico modo per evitare bilanci in rosso. Certi vincoli andrebbero imposti, così da non alterare la competizione sportiva”.