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ESCLUSIVA TCN – Borussia Dortmund II, Scuderi: “Sogno l’esordio tra i professionisti e la Nazionale”

L’intervista esclusiva di TCN a Scuderi

La storia di Dario Scuderi, classe ’98 che milita nella seconda squadra del Borussia Dortmund, è una di quelle che hanno dell’incredibile e valgono la pena di essere raccontate. Il 14 settembre 2016, l’esterno si infortunò gravemente contro il Legia Varsavia al suo esordio in Youth League. La diagnosi fu impietosa: doppia rottura di crociato, menisco e legamenti del ginocchio sinistro, oltre alla lesione dei legamenti della caviglia.

Una situazione drammatica che però non ha impedito al ragazzo di ritornare a correre e giocare in queste settimane. Un ritorno in campo, considerato da tutti i medici a dir poco impossibile, che lo stesso Scuderi ha raccontato in esclusiva ai microfoni di TuttoCalcioNews:Mi sento bene e ho ricominciato di nuovo a giocare. La gamba e il piede non mi fanno male e tutto procede per il verso giusto”. 

“Sono nato in Germania e da piccolo mi hanno visto gli scout del Borussia Dortmund: a 10/11 anni mi hanno preso e in 10 anni che sono qui ho giocato in tutte le categorie giovanili dei gialloneri. Ai tempi dell’Under 17 ho ricevuto chiamate dalla Juventus e dall’Inter, però io volevo sempre restare al Dortmund, ha dichiarato il 20enne facendo un breve excursus della sua giovane carriera.

E pensare che prima dell’incidente, Scuderi si era già affacciato in prima squadra: Prima dell’infortunio mi sono allenato col Borussia Dortmund, ho fatto il ritiro in Austria e ho conosciuto tutti. L’allenatore era Tuchel e mi voleva molto bene. Gli allenamenti di Bolt dei mesi scorsi? Non ci ho parlato, ho visto che si allenava con i grandi e alla fine della seduta ho chiesto di farci una foto”.

 

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Inevitabile, poi, parlare del suo tragico infortunio: “Mi sono fatto male in Youth League, la gamba è rimasta piantata a terra e si è girata tutta: il ginocchio si è completamente rotto e mi hanno portato subito con l’aereo in Germania. Ho subìto 10 operazioni perché rischiavo anche l’amputazione. La riabilitazione è durata 2 anni e posso assicurare che non è stato facile.

Nel frattempo, l’affetto di tutto il mondo del calcio non è tardato ad arrivare: La mia famiglia mi ha sempre sostenuto: mia madre mi diceva di allenarmi e crederci sempre perché ce l’avrei fatta a ritornare. Inoltre Baresi, Maldini, Totti e Neymar mi hanno scritto e inviato dei video in cui mi dicevano di non mollare. Questo mi ha dato ancor più motivazione”.

Il video di Neymar, in particolare, mi ha emozionato: sono un suo grande fan e quando mi ha mandato quel messaggio mi ha fatto molto piacere. Tutto il Dortmund mi è stato vicino: qui è come una famiglia e tutti mi hanno aiutato. Quest’esperienza mi ha insegnato che nella vita se uno vuole una cosa e ci crede, ce la farà sempre ad ottenerla, ha sottolineato il 20enne.

Nonostante sia cresciuto in Germania, Scuderi ha sempre giocato con le giovanili della Nazionale Italiana: Io mi sento italiano e vi dico che qui la “rivalità” con la Germania non è così sentita come in Italia, dove i tedeschi vengono visti in un certo modo. Ho sempre giocato nelle giovanili italiane e non ho mai avuto pensato di giocare in quelle tedesche, anche perché probabilmente hanno visto che ho giocato con l’Italia e non si sono mai interessati a me. In Under 20 ho giocato con Cutrone e Locatelli: già da allora si vedeva che erano molto forti e potevano fare furore. Patrick già nell’Under 19 faceva sempre gol e sapevo che al Milan avrebbe fatto lo stesso”.

L’esterno giallonero, infine, ci ha parlato dei suoi obiettivi:Ora gioco nel Dortmund II e voglio ritornare in prima squadra. Sogno l’esordio tra i professionisti e il ritorno in Nazionale: i CT di allora, Evani e Baronio, dissero che mi avrebbero aspettato. Futuro in Italia? Perché no, però prima voglio far bene qui. Poi si vedrà cosa sarà meglio per me e non escludo nulla. In questi anni non ho mai pensato ad un’alternativa perché volevo solo ritornare a giocare, così ho dato tutto me stesso per quest’unico obiettivo. Dopo il debutto tra i professionisti vorrei arrivare anche nella Nazionale A”.

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