Serie B

Cagliari, Nandez: “Non escludo di restare qui a vita”

Nahitan Nandez, centrocampista del Cagliari ha rilasciato un’intervista al Corriere dello Sport in cui ha parlato della sua esperienza al club sardo tra passato, presente e futuro. Di seguito le sue dichiarazioni.

Cagliari, Nandez in un’intervista al Corriere dello Sport:

Sull’arrivo al Cagliari nel 2019: “Sono stato accolto con grandissimo entusiasmo. Avevo preso un po’ di informazioni con i miei compagni uruguaiani, ma quello che ho vissuto è stato più bello di quanto raccontato”.

Sul futuro: “Cagliari a vita? Chi può dirlo? Se pensassi di dover andare via, sarebbe dura: posso dire di avere più amici qui che in Uruguay. In Sardegna ho trovato anche l’amore: Sara, la mia fidanzata: una sarda che mi ha cambiato la vita. Sono molto felice e questo è importante. Altri cinque anni al Cagliari? Magari facciamo tre perché inizio a essere vecchio (ride, ndc). A Cagliari ti fanno sentire un giocatore importante ma anche una persona normale, ti stanno vicini e ti mostrano tutto il loro affetto senza esagerare. Io mi sento uno di voi. Una delle prime domande che mi sono state fatte al mio arrivo, è stata sul mio futuro. Come se si pensasse che sarei stato di passaggio: col cuore e con l’anima mi sento mezzo sardo».

Sul rinnovo: “Ora mi concentro giorno per giorno, senza pensare al futuro. Abbiamo un obiettivo per noi, la città e la Sardegna: speriamo finisca come deve finire e poi si potrà parlare di tutto“.

Sul fatto di essere il calciatore più pagato della storia del Cagliari: “Da una parte una grande soddisfazione ma allo stesso tempo una responsabilità. Io ho sempre pensato a dare tutto in campo al di là dei soldi perché quando entro in campo, dimentico il resto“.

Sul corteggiamento di altri club: “Mi fa piacere, ma sono sempre stato l’ultimo a pensarci: per me sarebbe stato difficile andare via. E poi c’è la ferita della retrocessione. Mi ha toccato il cuore, così come a tutti quelli che sono rimasti: mi sono sentito in debito con la nostra gente“.

Sulla Serie B: “Non mi aspettavo un campionato così duro e all’inizio abbiamo fatto fatica, soprattutto a calarci nella nuova realtà. Ora, però, mi sembra che la squadra abbia trovato la strada giusta“.

Su Claudio Ranieri: “Grande allenatore, persona tranquilla, dà grande serenità. Dobbiamo solo pensare a dare il massimo. Mi piace l’importanza che lui dà al gruppo. È arrivato ed eravamo spaesati ma ci ha messo poco per farci capire che abbiamo i numeri per rappresentare l’Isola“.

Sulla nazionale uruguaiana: “Per noi uruguaiani, la maglia della Celeste è importantissima e io ho avuto modo di vivere 5/6 anni fantastici. Posso solo lavorare e giocare al massimo per ritrovarla. Mi piacerebbe segnare di più. Mi auguro che arrivino i gol di Nandez e spero di conservarne qualcuno per i playoff”.

Articoli correlati

Pulsante per tornare all'inizio