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Inter, Marotta: “Inzaghi? Valutazione positiva. Lukaku vuole restare con noi. Rispetto per il City”

Giuseppe Marotta, amministratore delegato dell’Inter, ha rilasciato un’intervista a Radio Anch’io Sport su Rai Radio 1, in cui ha parlato della qualificazione in finale di Champions, della polemica del club nerazzurro per la partita di Inter-Atalanta a 72 ore dalla finale di Coppa Italia e tanto altro. Di seguito le parole dell’ad nerazzurro.

Le parole nell’intervista di Beppe Marotta, ad dell’Inter

Sulla finale di Champions: “Abbiamo rispetto un grande rispetto per il City  che è un colosso per fatturato e potenzialità tecnica, siamo preparati per affrontare un avversario più forte, noi dobbiamo mettere in campo valori come motivazioni, attaccamento alla maglia”.

Su Inter-Atalanta, sabato sera a 72 ore dalla finale di Coppa Italia: “Siamo condizionati da una grande risorsa che sono i diritti tv e rappresentano un valore molto forte. Tre partite in sei giorni significa mettere a rischio l’incolumità dei calciatori. I broadcasater fanno giustamente una pianificazione guardando all’audience, ma bisogna trovare una via di mezzo”.

Sull’ossatura italiana della squadra: “Credo sia la strada da perseguire. La valorizzazione del prodotto italiano è obbligatoria. Esprimiamo grandi valori come giocatori, allenatori, arbitri, dirigenti. Gli investimenti più importanti sono nei centri di formazione e quindi è scontato che il rapporto tra Federazione e club dev’essere ancora più forte perché i talenti italiani possono competere coi pari età in tutta Europa”. 

Sul calciomercato: “Siamo nell’ambito della globalizzazione per cui monitoraggio e scouting devono essere in ambito anche europeo e mondiale. Ma ho sottolineato i valori del calcio italiano che sono di altissimo livello. Frattesi e Scalvini sono molto interessanti e ce ne sono anche altri. Ieri abbiamo assistito a una bella prestazione dell’Italia Under 20. Sono elementi seguiti da grandi club e non nascondo che abbiamo messo gli occhi addosso, poi bisogna conciliare con una negoziazione e in questo momento siamo fermi”.

Su Lukaku: “La prerogativa di Lukaku è che ama la maglia che indossa e vuole stare con noi. Però è in prestito, tornerà al Chelsea e non sappiamo tecnicamente cosa vogliano fare. Restiamo alla finestra”.

Su Simone Inzaghi: “Non si può valutare una stagione solo da una partita a Istanbul. Arrivare alla finale di Champions è motivo di grande prestigio e valore, Inzaghi merita ampiamente questa partita. La valutazione è estremamente positiva. C’è stato un momento in cui le cose non andavano bene e quindi il dibattito è diventato più diretto, ma in maniera sempre propositiva. Inzaghi ha dimostrato di essere all’altezza del ruolo. Il suo lavoro è positivo e da tutti riconosciuto all’interno del club”. 

Sul rischio di pensare troppo al City: “E’ il rischio dello sportivo, anche nel basket o in altri sport. Quando si hanno grandi appuntamenti è normale che la testa va lì. Sta ai giocatori, allenatore e società trovare la giusta concentrazione per tutti gli impegni. Mercoledì c’è un appuntamento di grandissimo prestigio e ci teniamo. Sono sicuro che i giocatori affronteranno la giusta motivazione contro una Fiorentina di altissimo livello. Dobbiamo affrontare gli impegni step by step”.

Sul main sponsor dell’Inter in finale di Champions League: “No, in realtà la parte corporate sta trattando con diverse aziende ma non so se le trattative troveranno definizione entro il 10 giugno. Il regolamento Uefa non prevede un brand di un’azienda se non a livello sociale. E’ in atto una negoziazione ma non sono in grande di dire quel che sarà”.

Sul bilancio: “La locomotiva è il risultato sportivo, condiziona tutte le attività del club che sono la valorizzazione del brand, del contenitore che è lo stadio. Con orgoglio posso dire che stiamo raccogliendo 80 milioni di introiti, risultato importante grazie alle performance della stagione”.

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