Serie A

Atalanta, Mancini: “Gioco in una società forte, la paragono tranquillamente all’Inter”

Nell’intervista di Mancini a DAZN sono tanti i temi trattati dal difensore dell’Atalanta, a partire dai tanti gol realizzati fin qui in stagione: È una dote naturale, la miglioro. Anche a livello giovanile segnavo. Con tutti i piedi buoni e quei assist perfetti che abbiamo all’Atalanta serve solo dare la zuccata vincente”.

Ecco l’intervista di Mancini a DAZN

Cosa devo migliorare? A volte non penso, penso solo ad andare in avanti senza lettura del gioco. A volte sono troppo aggressivo, il mister mi riprende perché dice che nello sprint ho qualche possibilità in più. Devo farlo in maniera seria”.

La Nazionale? Ero un po’ infortunato, Di Biagio mi disse che c’era la possibilità di andare su con i grandi. Alla fine il dolore è sparito. Ero molto emozionato, come se fosse stato il primo giorno di scuola. Chiellini mi ha abbracciato e fatto i complimenti, siamo toscani entrambi”.

Tantissime volte mi hanno chiesto se ero imparentato con il mister, anche Ilicic ai tempi della Fiorentina. Dicevo che se ero il figlio di Roberto avrei potuto fare altro invece che il calciatore… Tra l’altro mi chiamano tutti Mancio, anche la mia ragazza”.

Contro Insigne e Mertens è stata veramente dura, vanno dentro, incontro, girano. Piatek sta facendo grandi cose, ha dimostrato di segnare anche con il Milan. Speriamo che non segni contro di noi, magari qualche pedatina ci scappa… Duvan? Dura tenerlo, con quel fisico, in velocità“.

Ho una famiglia di interisti, avevo il poster di Materazzi. Mi piaceva Ronaldo, mio padre adorava Vieri quindi avevo anche il suo poster. Il mio sogno era quello di giocare in Serie A, non penso ai nerazzurri perché l’Atalanta è una società forte, la paragono tranquillamente con l’Inter. È un sogno essere qui”.

Non voglio avere una mia esultanza, se segno faccio delle cose. A volte anche brutte, come a Frosinone. La più bella è stata contro l’Inter, quando ho scavalcato e sono andato verso i nostri tifosi. Negli inserimenti bisogna essere bravi, trovare il momento giusto”.

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