Kakhaber Kaladze, ex difensore del Milan ha rilasciato un’intervista a La Gazzetta dello Sport dove ha parlato di tanti argomenti e calciatori tra cui Leao e Kvaratskhelia. Di seguito un estratto delle sue dichiarazioni.
Kakhaber Kaladze, ex difensore del Milan in un’intervista alla Gazzetta: “Kvaratskhelia? In Georgia è un’icona”
Su Kvaratskhelia: “Kvara è un prospetto di alto profilo, ha caratteristiche che lo rendono ad oggi uno dei giocatori, vista l’età, dal futuro garantito ad altissimi livelli. Ad oggi sta dando al nostro Paese la conferma che bisogna lavorare e credere nei giovani. In Georgia oggi lui è un’icona e dà la forza a molti ragazzi di fare sacrifici: dimostra che in questo modo si può arrivare in alto. Tecnicamente direi che Kvicha è un giocatore completo e può soltanto migliorare per arrivare al top nel suo ruolo: ha forza nella gambe, gran corsa, dribbling e vede la porta davvero molto bene”.
Sulle sfide di Champions League vissute con il Milan: “La prima volta ero da poco arrivato a Milano e può immaginare la tensione che da giorni prima la partita ti entra dentro. Quella con la Juventus è stata una partita da libri di storia e del calcio; per come si è giocata, per come si è risolta e per l’ambiente che si era creato a Manchester con i nostri tifosi. Quella di Istanbul, come si è già detto tante volte, è stata una finale surreale per come si è poi conclusa, la palla non voleva proprio entrare… ricordo nei supplementari un tiro di Sheva a botta sicura e il loro portiere lo prende con de polso e incredibilmente si impenna uscendo. Ai rigori siamo arrivati stanchi mentalmente e purtroppo è finita come sappiamo. La terza finale è stata la partita della solidità della squadra, concentrata. Una concentrazione direi totale: avendolo incontrato due anni prima, sapevamo che era il Liverpool e a livello mentali siamo stati perfetti”.
Sui momenti più belli in carriera: “Alzare la prima Champions League, segnare il gol nel derby, vedere ogni volta la gioia della nostra curva”.
Sulla sconfitta del Napoli 0-4 contro il Milan: “Il Napoli ha tutti giocatori di esperienza e un grande allenatore, sono sicuro che il giorno dopo la partita abbiano esaminato la sfida e ora sapranno perfettamente come rientrare nello stato di concentrazione che serve per la Champions”.
Su Leao: E’ devastante. Da ex difensore dico che è un problema doverlo marcare, ha una prestanza fisica incredibile, se non lo prendi in anticipo sono dolori, ti punta e ti salta con naturalezza, ha forza e tiro, al Milan lo stanno facendo crescere per farlo diventare uno dei tre migliori nel ruolo in Europa. Vedendolo da fuori, penso che il suo unico attuale punto debole è che alcune volte, forse, ha cali di concentrazione, ma capita a tutti. E anche quando non lo vedi, il colpo risolutore o l’assist te lo tira fuori sempre. E’ un gran giocatore, complimenti al Milan per un investimento fatto in maniera perfetta”.
