Serie A

Roma, Dybala: “Mourinho? Ho sentito con lui un feeling speciale”

Paulo Dybala, calciatore della Roma, ha rilasciato un’intervista a Diletta Leotta per il nuovo episodio della serie Dazn Heroes in onda sulla piattaforma streaming. Di seguito le parole del calciatore argentino.

Roma, le parole di Dybala nell’intervista a Dazn

Sulla Roma: “La gente qua è caldissima, è incredibile. Fin dal primo giorno mi hanno fatto sentire questo calore”.

Sull’inno dei giallorossi: “Sentire l’inno dei tifosi della Roma prima della partita è qualcosa di unico. Vivere una cosa del genere è come stare di fronte a un’opera d’arte”.

Su Mourinho: “Ha un’immagine e un potere importante per tutto quello che rappresenta nel mondo del calcio. Sì, sarebbe un buon giocatore di scacchi. Prima di arrivare qui alla Roma ci siamo sentiti due volte, mi ha chiamato quando stavo ancora a Torino. Lui è molto bravo quando parla e quando vuole entrare dentro qualcuno. Ho sentito con lui un feeling speciale, è difficile nel mondo del calcio trovare qualcuno che ti dica le cose in faccia in modo sincero. Con lui ho un rapporto diretto e sincero, ci confrontiamo tanto. Vogliamo il meglio per la gente, lui ha fatto la storia del calcio. È molto sincero, è bravo a preparare le partite. Quasi tutte le cose che ti dice poi in campo succedono. Capisce il calcio molto bene, lo testimonia il fatto che ha vinto quasi in tutte le squadre che ha allenato”.

Su Abraham: “E’ un giocatore giovane ma con molta esperienza. Ha vinto la Champions, l’anno scorso ha segnato tanti gol pesanti con la Roma. Sicuramente possiamo fare molto meglio di quanto stiamo facendo. Ci stiamo conoscendo e cerchiamo di fare il massimo, speriamo che in queste ultime partite possiamo dare alla Roma i gol che servono per arrivare in Champions“.

Sulla maglia numero 10: “Il numero 10 della Roma sarà sempre Francesco Totti. Così come per Del Piero nella Juve. Alla Juve me lo chiese direttamente la società di indossare la 10 ed è stato un enorme piacere. Mai dire mai, ovviamente sarebbe una responsabilità unica”.

Sull’episodio in cui Mourinho gli dice nell’orecchio ‘sei un fenomeno’: “La prima cosa che mi ha detto quando mi ha chiamato era se mi ricordavo di quel momento lì, non mi era mai successo che un allenatore di un’altra squadra facesse una cosa del genere durante il gioco. Contro il Manchester in Champions, quando ancora giocavo nella Juve, avevamo discusso, ero andato a dirgli che non aveva bisogno di fare quel gesto. Ma quell’episodio è rimasto sul campo”.

Sul Rapporto con Cristiano Ronaldo: “In Argentina è molto sentita la rivalità tra Messi e Cristiano. Io ovviamente da bambino son sempre stato dalla parte di Messi. Una volta stavamo andando a giocare una partita, io stavo in fondo all’aereo e lui era seduto più avanti. A un certo punto del volo lui è venuto da me a parlare sia di calcio sia di tante altre cose, parlavamo in generale della nostra vita e a un certo punto gli ho detto ‘io da bambino praticamente ti ho odiato’. Ci siamo fatti due risate su questa cosa: fra noi c’è sempre stato un bel rapporto“.

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