Serie A

Milan, Commisso: “Voglio chiudere l’affare. Gattuso? Mi piace molto”

Oltre alla sentenza del Tas di Losanna, il Milan è curioso di capire chi sarà il prossimo proprietario. Yonghong Li non sembra intenzionato a versare i 32 milioni di euro e Elliot è disposto a vendere al miglior offerente. Tra questi vi è Rocco Commisso, imprenditore italo-americano che ai microfoni del La Gazzetta dello Sport, ha parlato della sua voglia di chiudere l’affare.

Ho sentito dire che potrei essere l’unico emigrante italiano proprietario della Serie A, se mai accadrà. Voglio che il calcio italiano abbia successo e non vedere la Nazionale fuori dalla Coppa del Mondo. Devo stare attento a quello che dico, perché la maggior parte di questa negoziazione è privata. Io voglio chiudere questo affare, ma non ci siamo ancora. Eravamo vicinissimi a firmare un precontratto. Sono fiducioso? Non controllo il risultato“.

Posso dire che fra tutte le parti che sono state menzionate (Ricketts, Ross, russo e asiatico misteriosi, ndr), sono l’unico italiano, l’unico emigrante, ho i soldi, ho giocato a calcio, conosco bene lo sport, sono stato uno juventino, ma la Juve va molto bene e non ha certo bisogno di me“. Trattativa che si è resa complicata per i 32 milioni non versati da Li: “Probabilmente sì. Non sappiamo quale strada verrà percorsa da Mr. Li con Mr. Singer (proprietario del fondo Elliott), difficile prevedere come si concluderà questa vicenda. Fino a quando qualcuno non mi dirà qualcosa di diverso, penso che il Milan sia ancora in mano a Mr. Li. Probabilmente dovrà affidarsi a un tribunale. Ma finora il proprietario è lui. Se tratterò con lui? Non lo so. Dobbiamo prima capire chi è che tratta per lui. Paul Singer “No, ma lo conoscono i miei advisor (Goldman Sachs) e lui (Singer) sa bene chi sono. Però non faccio promesse. Mai fatta una promessa che non posso mantenere”.

Cosa farà Commisso come presidente del Milan: “Prima cosa che farei come proprietario del Milan? Dovrò metterci tanto impegno: non mi presenterò in Italia pensando di sapere già tutto o più degli altri che sono lì da tanto tempo. Dovrò studiare, ma sono uno che impara in fretta“. Parole anche per Rino Gattuso: “Quel ragazzo di nome Gattuso mi piace molto. Quando giocavo su questo stesso prato per la Columbia ero come lui. Beh, sicuramente non così bravo, ma ero molto fisico e poi siamo entrambi calabresi”.

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