Serie A

Serie A, il presidente Casini: “Abbiamo tre linee di azione”

Il presidente della Lega Serie A, Lorenzo Casini ha rilasciato un’intervista al Corriere della Sera dove ha parlato dei problemi e proposte della massima serie italiana, dei diritti tv, e altri temi. Di seguito un estratto delle sue parole.

Casini, presidente della Serie A in un’intervista al Corriere della Sera: “Abbiamo tre linee di azione”

Sui litigi tra presidenti dei club di A: “Tutti i contesti collettivi possono essere litigiosi. La differenza è che la Serie A ha i riflettori sempre puntati e ogni dissidio viene rilevato. Va invece ricordato che i presidenti, con le loro diverse capacità professionali, industriali e manageriali, sono una risorsa straordinaria non solo per la Lega, ma anche per il Paese”:

Sulla frattura con De Siervo: “Il tema, con nessuna frattura, si era aperto e chiuso a febbraio: erano procedure interne alla Lega e mi dispiace siano divenute pubbliche”.

Sulle proposte della Serie A per le riforme del calcio: “Nel nostro documento abbiamo indicato molte misure per valorizzare i giovani, attivare le seconde squadre, migliorare il rapporto tra le leghe, potenziare le infrastrutture. Alcune sono immediate e già sono state realizzate, come l’introduzione del fuorigioco semi-automatico, per altre ci vorrà più tempo”.

Sul campionato di Serie A a 18 squadre: “I club si sono già espressi prima del mio arrivo. Si può fare un’ulteriore riflessione, però con dati seri sui pro e contro anche in termini di audience e rappresentatività territoriale, nel quadro delle riforme di cui ha bisogno il nostro settore. Come in tanti rilevano, le partite in calendario, oggi, tra campionati, coppe e nazionali, sono diventate forse troppe”.

Sui diritti tv: “Il contesto globale non è semplice. L’ad della Lega sta lavorando sul fronte italiano e su quello internazionale, anche approfittando delle recenti modifiche legislative”. Sul canale della Lega: “E’ una delle opzioni previste dalla Legge”.

Sul processo alla Juve a campionato in corso: “Le Lega è un istituzione e non commenta la giustizia sportiva, tanto meno a procedimento aperto”.

Sui problemi e priorità della Lega: “Abbiamo tre linee di azione: più risorse, migliori infrastrutture e più cultura. Oltre ai proventi dei diritti tv, auspichiamo un intervento di governo e parlamento sulla pirateria, diventata una vera e propria emergenza. Siamo grati all’Agcom per il supporto. E’ giunto il momento di destinare anche ai club parte degli introiti derivanti da giochi e scommesse. Le infrastrutture sono il tema più urgente e non differibile, indipendentemente dalla candidatura a Euro 2032, che supportiamo: tramite il Laboratorio infrastrutture della Serie A abbiamo dossier sullo stato di ogni stadio, anche con i nodi burocratici, che potrà agevolare la realizzazione dei progetti. Infine, la cultura: il calcio è un formidabile strumento formativo, non solo per i giovani, ma è dalla scuola che bisogna cominciare”.

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