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Ancelotti: “Ho un contratto con il Real Madrid e voglio rispettarlo”

Carlo Ancelotti, tecnico del Real Madrid, ha rilasciato un’intervista a Radio Anch’io Sport su Rai Radio 1. Di seguito le sue dichiarazioni.

Ancelotti in un’intervista a Radio Anch’io Sport su Rai Radio 1: “Davide Ancelotti non allenerà il Basilea”

Sul futuro: “C’è un bel detto che fa proprio al caso: le chiacchiere le porta via il vento. Ed è così, ho un contratto fino al 30 giugno 2024 e mi piacerebbe rispettarlo”.

Sul figlio Davide: “Sta finendo il corso per allenatore di Uefa Pro in Galles, terminerà a maggio, poi potrà allenare qualsiasi tipo di squadra. Non sarà il Basilea, perché si trova bene qui e vogliamo continuare qui. Il giorno che avrà voglia di cominciare da solo, credo che lo farà e anche bene”.

Sulla Champions League. “Si pensa di arrivare a vincerla, sapendo che ogni partita è un ostacolo difficile, duro e imprevedibile, la Champions è così. Da parte di tutte le otto squadre c’è il desiderio di raggiungere la finale di Istanbul”. In questo tipo di partite i giocatori sentiranno la pressione, saranno motivatissimi, quindi non c’è bisogno di fare discorsi motivazionali. Il discorso da fare è legato alla strategia della partita, cercando di dare indicazioni chiare e semplici ai giocatori, per farli sentire coinvolti e partecipi: è un modo anche per stemperare un po’ la pressione che inevitabilmente queste partite ti mettono addosso”.

Sul colloquio telefonico avuto con  Maldini nei giorni scorsi: “È stato soprattutto un augurio al Milan al quale sono affezionato. In realtà Milan-Napoli sarà una partita molto equilibrata e molto incerta. Sarebbe bello ritrovarsi a Istanbul? Per il Real sì, credo anche per il Milan, ma tutti vogliono arrivare a Istanbul”.

Sulla sfida di Champions dell’Inter: “Sulla carta, stanno meglio i portoghesi, hanno fatto molto bene sia in Champions League che in campionato perché sono solidi. L’Inter, che non è favorita, ha la possibilità di riscattare una stagione altalenante“.

Sulle condizioni di Berlusconi: “Siamo tutti in apprensione e in ansia, sono molto legato a lui, spero che vada tutto bene. “È stato un grande presidente che stimolava e aiutava nei momenti difficili e metteva un po’ di pepe nei momenti buoni. Nei momenti di difficoltà si poteva contare sul suo appoggio”. 

Sul Var: “Devo dire la verità, non sono molto contento di come viene applicato il Var: in questo momento ha preso il sopravvento sulla decisione arbitrale, si ricorre al Var troppo spesso. Era nato per ovviare a errori chiari ed evidenti, ma ora viene troppo richiesto il suo intervento, deve essere un po’ cambiato. Sui falli di mano c’è ancora molta confusione. Ci potrebbe essere l’idea di mettere il tempo effettivo per evitare questi maxi-recuperi. Alcune cose si possono fare”.

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