Serie A

Empoli, Caputo: “Lunedì ci giochiamo molto con il Lecce”

Francesco Caputo, calciatore dell’Empoli, ha rilasciato un’intervista alla Gazzetta dello Sport. Tanti i temi di cui ha parlato l’attaccante della squadra toscana. Di seguito le sue parole.

Caputo, attaccante dell’Empoli nell’intervista: “Lunedì con il Lecce ci giochiamo molto”

Sul periodo negativo in campionato: “Lunedì ci giochiamo molto, una partita delicata col Lecce, che ora è la squadra forse più difficile da affrontare perché, come noi, perde da quattro gare. Noi le prestazioni le stiamo facendo, ci manca l’episodio favorevole che ci faccia girare bene le cose“.

Sull’attacco dell’Empoli: “Ne ho fatto solo uno, mannaggia. Satriano si muove benissimo, ma deve sentire di più il gol. Il vero giocatore si vede in partita. E Cambiaghi cresce bene“.

Su Baldanzi come Berardi: “Sono giocatori diversi. Con Mimmo ho vissuto le migliori stagioni, Tommy lo vedo brillare, è un trequartista con colpi importanti, un mancino che si esalta col suo piede“.

Ciccio Caputo in passato ha avuto come allenatore anche Antonio Conte: “A Bari e a Siena. Devo tanto anche a lui, tantissimo. Per certi versi, pur adottando sistemi diversi, lui e De Zerbi sono simili“.

Un altro allenatore a cui deve tanto: “Andreazzoli, umanamente il numero uno“.

Sul ritorno del Bari in Serie A: “Ma penso solo al Lecce, e non come a un derby personale. Ci servono i punti. Voglio ritrovare il gol con questa maglia. Voglio gioire qui, come Montella, Spalletti, Di Natale che ogni tanto vedo. Con lui parliamo di cose da attaccanti“.

Sull’addio alla Sampdoria: A un certo punto alla Samp, ad alcuni di noi che avevano contratti lunghi e non bassi, hanno detto che era il caso di trovare una soluzione. La crisi societaria imperversava. Ho i figli che vanno a scuola. Ma ho capito che bisognava dare una mano. L’ho data. Per fortuna con presidente (Corsi) e direttore (Accardi) dell’Empoli c’è un rapporto che va oltre. Stimano la persona. E, soprattutto, a questa società dovevo qualcosa, mi sentivo in debito. Conquistai la prima A nel 2018, ma poi retrocedemmo. Male. Mi è rimasta sullo stomaco. Ci siamo messi d’accordo. Si sono messi d’accordo i club. E sono tornato a Empoli, che adoro. Ho comprato casa. Per questo sono combattuto sul mio futuro».

Sulla salvezza con il club toscano: “Se arriva avrò altri due anni di contratto qui. Se non arriva tornerò alla Sampdoria”.

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