Champions LeagueSerie A

Inter, Bastoni: “Ad Istanbul con grande fiducia. City? Squadra con pochi punti deboli”

Alessandro Bastoni, calciatore dell’Inter, ha rilasciato un’intervista per il format di Dazn 1 vs 1, in cui ha parlato anche della stagione nerazzurra e della finale di Champions League. Di seguito le parole del difensore nerazzurro.

Inter, le parole nell’intervista a Dazn di Alessandro Bastoni

Sulla vittoria della Coppa Italia: “Non abbiam fatto praticamente nulla per festeggiare perché . E poi non dovrebbe ma la testa va un po’ già alla finale di Istanbul. 

Su Onana: “Era contento, per lui era la prima Coppa Italia. Io spero di mantenere lo stesso ritmo di trofei: Europei, Supercoppa Italiana, Coppa Italia, Supercoppa Italiana e Coppa Italia. Io e Barella abbiamo gli stessi trofei in bacheca”.

Sulle finali: “Ho avuto la fortuna o sfortuna di andare in finale di Europa League al primo anno qui. Dicono tutti che devi essere abituato a giocarle e lì mi sono reso conto che è così. Grazie a noi, allo staff, in queste quattro anni ne abbiamo giocate e vinte tante“.

Su Inzaghi: “Ti trasmette tranquillità, normalmente uno si aspetta agitazione o ansia. Invece ti trasmette serenità per queste partite.

Sul momento di difficoltà dei nerazzurri in stagione: “Nel momento difficile l’importante è avere un gruppo solido, che non hanno paura di dirsi le cose ed eventualmente di scontrarsi per risolvere. Ci siamo seduti e abbiamo cercato di capire. La grandezza sta nel farlo e superarli”.

Nel corso dell’anno è stata evidente l’evoluzione della squadra. “All’inizio eravamo un po’ più spavaldi e prendevamo tante ripartenze. Abbiamo dimenticato un po’ i ruoli reali di un difensore. Ci siamo concentrati più sul ‘prima difendiamo e poi costruiamo e attacchiamo’. Penso sia questione di equilibrio”.

Sull’Euroderby: “Prima del Benfica in conferenza ho detto che era una partita di calcio da vivere come tale. Lo stesso per l’Euroderby. Andiamo a fare il nostro mestiere. Siamo stati bravi a tenere la testa lucida e aggredire la gara d’andata, credo sia stata la chiave del successo. Ognuno vive in maniera diversa. Io ho cercato in settimana di pensarci meno possibile, anche se a Milano dopo i quarti se ne parlava. L’importante era rimanere più lucidi possibili. Stiamo bene, è un momento di fiducia. Il derby è stato fondamentale perché ci ha ricaricato. Era fondamentale dopo 57 partite vincere perché ti dà forza, energia, ti dà voglia di rigiocare. 

Sulla finale di Champions League: “A Istanbul andiamo con grande fiducia. Ansia? No, pensarci ci penso ma la mia forza è sempre stata quella di essere tranquillo. Viviamo per il calcio ma poi c’è la vita reale con la compagna, la bambina, i genitori. Chiaramente è una partita fondamentale e tutti sogniamo di giocarla. Abbiamo la fortuna di farlo, serve anche la lucidità di godersela”.

Sul Manchester City: “Chi peschi peschi nel City fa paura. Sono un grande estimatore di Guardiola per cui li guardo spesso. Hanno pochi punti deboli. Sono una squadra che fa paura, non so dare una classifica sul più bravo. Raddoppi? Probabilmente servirà anche il mister in aiuto…”

Sull’attaccante che soffre di più in allenamento: “Lautaro“. In Serie A? “Dzeko alla Roma, perché sembrava giocasse al parco coi bambini”.

Su chi guarda per migliorare: “Dias o Akanji, guardo molto il City come ho detto”.

Un giovane che mi piace?: “Scalvini. Ho visto che ha detto gli piaccio io, chissà se tra poco non saremo compagni di reparto sia qui che in nazionale”.

Articoli correlati

Pulsante per tornare all'inizio