Inter: le rimonte subite sono un problema

Inter: le rimonte subite sono un problema. Una volta in vantaggio i nerazzurri si fanno spesso riprendere, servono più soluzioni di qualità e maggiore duttilità tattica

Inter: le rimonte subite sono un problema

Inter: le rimonte subite sono un problema. Cagliari, Lecce, Fiorentina, Atalanta, prima ancora Parma e adesso Lazio. Cinque pareggi e una sconfitta fin qui, l’ultima contro gli uomini di Inzaghi. In tutto fanno 13 punti persi dai neroazzurri. È proprio da qui che Conte deve ripartire.

Inter: A.A.A cercasi qualità in mezzo al campo

Inter: A.A.A cercasi qualità in mezzo al campo. Nella serata dell‘Olimpico la differenza l’hanno fatta soprattutto i reparti centrali: Milinkovic-Savic e Luis Alberto hanno stravinto il duello con Vecino e Barella. Il solo Brozovic non è bastato a garantire quella qualità di palleggio che ha fatto le tante fortune dell’ Inter.

Tutte le grandi squadre, infatti, oltre a correre, pressano l’avversario, rallentano i ritmi, mantengono il possesso palla per poi colpire gli avversari quando si scoprono: queste sono armi fondamentali, specialmente quando ci si ritrova in vantaggio di un gol. Per fare ciò è essenziale aggiungere qualità in mezzo: ritrovare il miglior Sensi e, soprattutto, inserire sempre di più negli schemi di Conte Eriksen, al quale affidarsi nei momenti di difficoltà.

Inter: Duttilità tattica

Inter: Duttilità tattica. E qui si arriva alla grossa domanda. Perché il danese non riesce a trovare una maglia da titolare? Conte dopo la sconfitta ha detto che la sua squadra è arrivata sin qui senza di lui, mostrando una certa insicurezza nel modificare quegli equilibri che lui stesso è stato bravissimo a creare nella prima parte di stagione.

Le doti tecniche di Eriksen possono rivelarsi la chiave di volta nelle ultime 14 partite, anche a costo di snaturare quel 3-5-2, da anni il marchio di fabbrica del tecnico salentino, passando magari a una sorta di 3-4-1-2.

Inserire l’ex Tottenham nell’11 titolare non significa automaticamente vincere tutte le partite da qui alla fine, né tanto meno evitare altre rimonte, ma contare su un giocatore capace di trovare gli attaccanti con continuità e di gestire il possesso nei momenti delicati.

La sfida interna contro una Sampdoria in crisi potrebbe essere l’occasione buona per sperimentare e mettere qualche mattone in più in una squadra che, va ricordato, è ancora un cantiere aperto, ma che non vuole abbandonare il sogno Scudetto.