Serie A

Inter, i dati di una crisi annunciata: ecco perché Conte è furioso

Da venerdì 6 dicembre ad oggi i nerazzurri hanno messo assieme 11 punti in 7 partite, pareggiando 5 volte e vincendone 2. 

Inter: i numeri della crisi

A parte lo 0-0 con la Roma e il successo per 4-0 contro il Genoa, la squadra di Conte ha sempre subito gol, facendosi oltretutto rimontare in tutti e quattro i pareggi per 1-1, incassando sempre nel finale.

Se il pareggio contro l’Atalanta è stato in un certo senso accettato, non si può dire lo stesso per le partite di Firenze, Lecce e dell’ultima in casa contro il Cagliari dove l’Interha sprecato tantissimo ed stata incapace di chiuderla, per poi essere punita nuovamente nel finale.

I dati fotografano quanto di buono ha fatto l’Inter fino alle porte dell’inverno, ma anche dopo fin quando è stata capace di spingere senza risparmiarsi sull’acceleratore e tenere sempre al massimo i giri del suo motore. Quando le lacune numeriche e tecniche della rosa sommate a una inevitabile flessione fisica sono venute a galla, ecco che l’ex tecnico della Juventus e del Chelsea ha dovuto fare i conti con l’amara verità.

L’Inter è stanca e nervosa come il suo tecnico. Un nervosismo che sta agendo da freno sul rendimento in campionato dei neroazzurri. Conte ha le sue ragioni, questo è certo. Per mesi ha dovuto fare i contri con infortuni e assenze pesanti, ha atteso gennaio per vedere la sua rosa integrata e completata dal mercato con l’unico nuovo innesto, ovvero Ashley Young.

Inter: il primo vero grande momento di difficoltà per Conte

Infortuni (Asamoah, D’Ambrosio, Gagliardini e Brozovic), squalifiche (a turno Skriniar, Barella e Candreva) e questioni di mercato (Politano e Vecino) hanno ridotto la rosa anche nell’ultimo mese. L’ acquisto dell’ex esterno dello United, vale a dire Victor Moses, aggregatosi solo da due giorni non basta: troppo poco per poter entrare a pieno titolo nell’organico. Presto, è vero, arriveranno il danese Eriksen e una punta, probabilmente Giroud, ma ciò non saaà sufficiente all’Inter per recuperare quei punti persi durante la prima parte di stagione.

Eppure, proprio lo sbarco del danese, e probabilmente molto presto di Giroud, non può e non deve perdersi in quel clima di nervosismo in cui attualmente si trovano i neroazzurri in quanto la stagione è ancora molto lunga e gli obiettivi, campionato, Coppa Italia, Europa League, per cui è ancora in corsa l’Inter, sono alla portata di Lautaro Martinez e compagni.

Da quando Conte è diventato l’allenatore dell’Inter la scorsa estate, è il suo primo vero grande momento di difficoltà. Se il tecnico nerazzurro è quel fuoriclasse che tutti noi crediamo, lasciamo da parte astratti furori e inutili vittimismi.

Articoli correlati

Pulsante per tornare all'inizio