Serie A

Inter, Conte: “Con l’Udinese scopriremo a che punto siamo. Voglio il vero Sanchez”

Antonio Conte, tecnico dell’Inter, ha presentato in conferenza stampa la gara di domani sera contro l’Udinese. Molti sono stati i temi toccati, da Sanchez a Lukaku passando anche per Icardi.

Inter, la conferenza stampa di Conte

“Preparare le gare dopo la sosta è sempre particolare, i giocatori ti arrivano in condizioni psicofisiche differenti e la situazione da gestire è diversa da quando li hai a disposizione per tutto il tempo. Sarà una partita difficile perché l’Udinese è fisica e forte, difendono bene e sono bravi nelle ripartenze. Hanno qualità con Pussetto, Nestorovski e De Paul e sono bravi sulle palle da fermo. Sono una brutta gatta da pelare ma ci stiamo preparando perché ci aspettano sette partite toste ma scopriremo a che punto siamo con tutti i calciatori della rosa”.

Sulle sue ambizioni

“Ci saranno sfide molto impegnative, ci sarà anche la prima in Champions. Non è questione di misurare le ambizioni ma cercare di fare il nostro meglio di partita in partita, affrontando ogni gara al massimo della concentrazione. Sabato contro l’Udinese sarà già la partita della vita, vogliamo mantenere alto l’entusiasmo che si è creato in tutto l’ambiente. Entusiasmo che deve essere sempre ben dosato”.

Su ciò che si aspetta da Sanchez

“Parliamo di un calciatore forte, uno che in passato ha dimostrato di avere tutte le qualità, uno che in passato ha vinto e giocato in Barcellona, Arsenal e United. Ha qualità, velocità, forza e resistenza, deve riannodare il filo che ha perso negli ultimi tempi allo United, dove non ha dimostrato il suo reale valore. Dobbiamo riportarlo ad essere quello che conoscevamo”.

Su Lukaku

“È entrato nel pianeta Inter con grande umiltà e disponibilità, sempre col sorriso e il resto del gruppo ha immediatamente capito accogliendolo nel modo migliore. Parliamo di un ragazzo che ha grandi doti umane, di valore, un buono che si mette a disposizione della squadra. È altruista, pensa alla squadra e il suo primo pensiero non è il gol. In rosa c’è Lautaro che ha caratteristiche simili anche se fisicamente è un po’ diverso”.

Su Lautaro Martinez

“Sta lavorando e la sua forma fisica è migliorata anche nel concetto dell’idea di calcio. Ci auguriamo che lui oltre a giocare per la squadra possa anche fare tanti gol perché li ha sempre fatti e non vedo perché non debba farli all’Inter. Per il resto non voglio paragonarlo a Ronaldo che insieme a Messi è il migliore al mondo. Lukaku deve pensare a lavorare e segnare per noi, poi vedremo alla fine”.

Sull’inserimento di Lazaro e Biraghi

“Lazaro ha avuto questo infortunio che non mi ha dato la possibilità di vederlo in partite di un certo livello. Sono felice di averlo visto in Nazionale, contiamo tanto su di lui e nelle sue corde ha sia l’uno contro uno che una buona resistenza. Adesso dovrò testarlo in una partita ufficiale e chiaramente accadrà, ma arriva da un campionato meno tattico rispetto al nostro e sta lavorando. Per Biraghi questo processo è più semplice, adesso sta meglio e insieme a Dimarco è una valida alternativa ad Asamoah. Sono contento della rosa che abbiamo allestito, devo essere bravo a lavorare con loro e a farli crescere”.

Sull’esordio di Icardi con il PSG

“Credo che Icardi debba presentarsi da solo. Noi possiamo solo augurargli un grande in bocca al lupo per questa esperienza, ma ad oggi non fa parte della nostra squadra e non è giusto che ne parli anche per suo rispetto”.

Cosa ha chiesto in più a Skriniar

“Io credo che dipende sempre da cosa l’allenatore ti chiede. Io a lui chiedo di partecipare alla manovra e non solo di fare il difensore. Gli sto chiedendo uno step in più , voglio che insieme agli altri compagni in difesa siano i primi registi della squadra. Devono vedere le giocate e prendere iniziative”.

Sulla solidità difensiva

“Ci lavoro molto sulla solidità, con tutti i giocatori. Indipendentemente dai titolari o dalle alternative. Chi entra deve sapere alla perfezione cosa fare e quando farlo. Fattore che ultimamente qualcuno fa finta di non vedere è che l’Inter ha cambiato più di tutti rispetto alle altre in questa sessione di mercato, compreso l’allenatore. Perciò è inevitabile mettere in conto un periodo di assestamento. Lavoriamo affinché questo punto interrogativo diventi esclamativo, stiamo assorbendo la stessa identità e il tempo giocherà a nostro favore”.

Se Sanchez può essere il suo nuovo Tevez

“Il compito di un allenatore è quello di migliorare la rosa a disposizione, farla rendere al massimo. Sicuramente è stato così anche in passato. Oggi alcuni giocatori top, prima che li allenassi erano quasi sconosciuti. La mia missione perciò è fare questo, anche per quei calciatori che in passato hanno fatto cose importanti e Tevez era uno di questi. Sanchez dovrà essere bravo a dare totale collaborazione e per questo sono molto contento. Può darci molto, ne sono convinto”.

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