Serie A

Inter, Conte: “Testa al derby, non ci spaventa il risultato della prima in Champions”

Sabato sera alle 20:45 l’attesissimo derby tra Milan e Inter e così il tecnico della formazione nerazzurra, Antonio Conte, ha presentato in conferenza la delicatissima sfida di domani: “Affrontiamo una buonissima squadra che è il Milan. Lo giocheremo come merita d’essere giocato”.

Inter conferenza Conte: “Stiamo lavorando su un’idea ben precisa”

Ha chiesto una reazione importante alla sua squadra?

“Cerchiamo sempre di seguire i dettami della preparazione. A volte ci riusciamo in maniera più approfondita, altre meno. I ragazzi comunque mettono grandissimo impegno. Non ci spaventa il risultato della prima in Champions”

Le ha dato fastidio sentire certe critiche o spifferi?

“Mi han detto che è normale sentire certe chiacchiere. Non può essere una scusa e accettare queste situazioni. Bisognerà abituarsi a una gestione differente. Altri club sono più bravi a nascondere certe cose, noi dobbiamo crescere anche fuori dal campo. Ci sono grandi lacune e dobbiamo essere bravi a colmarli. Altrimenti si crea un alibi, perciò vanno cambiati i giri del motore. Si dice che negli altri anni non abbiamo lottato, ma non è così”

Vorrebbe dire qualcosa a Giampaolo?

“Quello che ha ottenuto lo ha meritato. Entrambi abbiamo fatto la gavetta. Lui ha meritato questa grande occasione, ha dimostrato di essere preparato, ossessionato com’è dal calcio come il sottoscritto. Complimenti a lui”

Cosa comporterebbe vincere il derby?

“La vittoria porta aspetti positivi e entusiasmo se conseguita meritatamente. Porta però anche a rilassamenti e noi dobbiamo saper gestire certe situazioni”

Trapattoni in passato definì l’Inter “una centrifuga”. Te ne sei già accorto anche tu?

“Quello che dicono i maestri non si discute. Sapete quanto sono affezionato al mister e quanto gli devo. Certo non è semplice, come dicevo bisogna cercare di essere capaci di estirpare cattive abitudini. Per ora abbiamo parlato del campo, anche fuori ci sono cattive abitudini che testimoniano perché ci sono certe dichiarazioni. Dobbiamo essere più impermeabili, ma cercheremo di crescere anche da questo punto di vista e diventare più forti. Non si vince solo in campo, ma anche fuori. Questo deve essere molto chiaro. Che mi si dica ogni volta che era così anche negli anni passati, io non lo accetto. Ripeto che per me è solo un alibi”.

Giampaolo ha detto che l’Inter è una squadra già definita e che lei ripropone il calcio dei suoi primi tempi da tecnico: è così?

“Che sia già definita non penso, abbiamo diversi giocatori che per tanti motivi non hanno giocato ancora una partita ufficiale in Champions. Stiamo lavorando su un’idea ben precisa che coinvolga tutti i calciatori. C’è tanta strada da fare, per questo non si possono fare i paragoni con la mia prima Juventus. Quella squadra non partecipava alle coppe europee e quindi si poteva lavorare sette giorni su sette con i giocatori, con la possibilità di incidere in tutto. Certo qualche similitudine c’è per l’inesperienza di alcuni elementi. Come accadde allora, anche qui i giocatori matureranno, ma dipenderà da loro diventare top player”

Nelle ultime due gare Brozovic è sembrato meno brillante del solito: è a causa della nuova posizione più avanzata di Sensi?

“Non credo, anzi rispetto al passato Marcelo può adesso contare su due mezzali. Io sono molto contento di lui, può ancora migliorare in maniera considerevole. Se si mette in testa di diventare uno dei migliori centrocampisti d’Europa, può sicuramente riuscirci”

Come sta Candreva: è tornato a disposizione?

“Se vogliamo essere sicuri, verso le sette saprete la formazione per filo e per segno. Aspettiamo l’allenamento (ride, ndr). Valuteremo e faremo le scelte migliori in base alle condizioni dei giocatori”

Su Lukaku:

“Ha avuto un problema alla schiena, ma adesso sta bene”

A che punto è il percorso di Sanchez?

“Alexis sta lavorando bene, secondo me sta facendo degli step importanti per avvicinarsi a essere considerato un titolare. Può aggiungere esperienza sia in campionato sia in Europa, ma può darci anche cattiveria agonistica. Adesso inizio a vedere qualche risposta che stavo cercando”

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