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Infantino: “Si giocherà quando non si metterà a rischio la salute di nessuno”

Parlando ai microfoni della La Gazzetta dello Sport, il presidente della FIFA si è soffermato sulla situazione Coronavirus e sulla possibile ripresa dei campionati.

UEFA, Infantino:Prima la salute. Poi tutto il resto”

Sulla possibile ripartenza a maggio dei campionati, spiega: “Prima la salute. Poi tutto il resto. E il resto, per i dirigenti, significa sperare il meglio ma anche prepararsi al peggio. Senza panico, diciamolo chiaramente: si giocherà quando si potrà senza mettere a rischio la salute di nessuno. Federazioni e leghe siano pronte a seguire le raccomandazioni di governi e Oms. Io ringrazio dottori, infermieri e tutti quelli che rischiano la loro vita per salvarne altre. Loro sono eroi”.

UEFA, Infantino:Mondiale per Club? Non il mio sogno”

Il presiedere della FIFA, sullo spostamento del Mondiale per Club, dice la sua: “Non il mio sogno, ma un torneo FIFA per sviluppare il calcio di club mondiale, voluto da tutti i club, compresi i top europei. Quando l’UEFA creò la Champions, trent’anni fa, ci fu l’insurrezione di federazioni e leghe: avevano paura della novità. Ora si dice che sia stata una genialata. Siamo di fronte a paure simili e inutili: tutti avranno benefici. Vediamo cosa diranno tra trent’anni.”

UEFA, Infantino: “Giocate il Torneo FIFA? Presto decideremo”

Su quando si potrebbe disputare la prima edizione del  torneo FIFA, Infantino aggiunge: “Presto decideremo se giocare la prima edizione nel 2021, nel 2022 o al massimo nel 2023. Ma non dimentichiamo una cosa…Solo noi facciamo solidarietà mondiale. Il Mondiale per club e il Mondiale sono l’unica fonte d’introiti per la maggioranza delle federazioni. Senza, in oltre cento Paesi non esisterebbero campionati, settori giovanili, calcio femminile, campi. Rinviare il Mondiale per club fa perdere centinaia di milioni alla Fifa e a tutte le federazioni. Abbiamo i mezzi per far fronte a queste perdite”.

UEFA, Infantino: “La Superlega? Mi viene da ridere”

Il presidente della FIFA, cnclude parlando della progettazione della Superlega: “Mi viene da ridere. E cos’altro? Da quel che vedo, ci pensano già altri a progettare e organizzare tornei in giro per il mondo, al di fuori dalle strutture istituzionali, e senza rispetto per il modo in cui è organizzato il calcio nazionale, continentale e mondiale. In futuro dobbiamo avere almeno 50 nazionali che possano vincere i Mondiali, non solo 8 europee e 2 sudamericane. E 50 club che possano vincere i Mondiali per club, non solo 5 o 6 europei. E una ventina di questi 50 saranno europei, il che mi sembra già meglio dei 5 o 6 odierni. Ma non è il momento di parlarne ora”.

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