UFFICIALE – Ibrahimovic firma con i LA Galaxy fino al 2019
Ibrahimovic ai LA Galaxy: ora è ufficiale
Ibrahimovic ai LA Galaxy. La notizia, che circolava con insistenza durante tutta la settimana scorsa, è divenuta ora ufficiale. Il gigante di Malmoe ha firmato con la squadra statunitense un contratto che lo legherà fino al 2019. L’attaccante, dunque, conclude anzitempo la sua esperienza con il Manchester United. Invece di aspettare la fine del suo contratto in scadenza a giugno, lo svedese ha preferito optare per l’immediata risoluzione bilaterale.
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— LA Galaxy (@LAGalaxy) 23 marzo 2018
Il 36enne comunque percepirà uno stipendio notevolmente inferiore a quello percepito coi Red Devils. Secondo fonti vicine al quotidiano sportivo americano ‘Sport Illustrated’, Ibrahimovic guadagnerà circa 1,9 milioni di dollari nella sua prossima esperienza negli USA.
Ibra dice addio alla sua maniera
Lo stesso Ibrahimovic ha voluto salutare così Manchester dopo quasi due anni, con una foto sui suoi profili social:
Great things also come to an end and it is time to move on after two fantastic seasons with Manchester United. Thank you to the club, the fans, the team, the coach, the staff and everybody who shared with me this part of my history. #foreverred pic.twitter.com/vo1Gs3SUHL
— Zlatan Ibrahimović (@Ibra_official) 22 marzo 2018
Gol e trofei, storia di un campione
Ibrahimovic conclude così la sua carriera europea. Una carriera che lo ha visto indossare molteplici maglie. Da quella nella sua patria e della sua città , il Mamoe, fino al Manchester United. Di mezzo, tante gloriose squadre hanno avuto il piacere di averlo visto giocare tra le proprie fila. In Italia sono arrivati trofei per ogni anno (tranne l’ultimo) che ha giocato in Serie A.
L’esperienza al Barcellona, che per molti è stata fallimentare ma che lo ha portato a segnare ben 24 reti in una sola stagione in blaugrana. Così come i tre trofei in terra inglese con lo United e la bella esperienza tra parigina con il PSG. E’ mancata solo la Champions League a Ibrahimovic, ma un grande giocatore non si può certamente giudicare solo da questo.
