Serie A

Hirving Lozano, il primo messicano a segno in Serie A

Non è soltanto veloce, ma è uno di quegli attaccanti che non perdonano appena hanno un’occasione. Chiedete ai difensori della Juventus, che hanno sperimentato sulla propria pelle quanto possa essere devastante in campo aperto. Lui si chiama Hirving Lozano ed è uno dei nuovi volti del Napoli 2019/20. Il soprannome è “El Chucky”, ovvero la “bambola assassina”, con il buon Hirving che fa venire gli incubi in effetti alle difese avversarie.


Lozano
photo by Светлана Бекетова: Livcence CC BY-SA 3.0

Hirving Lozano, El Chucky va sempre in gol all’esordio

Non è un caso se la partita a Torino ha cambiato volto nel momento in cui è entrato lui: tra rapidi cambi di ritmo, inserimenti, tagli e strappi, qualsiasi difesa avrà il suo bel da fare. E il suo record l’ha già messo nel cassetto: si tratta del primo gol di un giocatore messicano nella massima serie, messo a segno al debutto, rispettando quanto aveva fatto in tutta la sua carriera.

Saltata per infortunio la Gold Cup vinta dal Messico, Lozano è arrivato a Napoli in buone condizioni fisiche. Classe 1995, a 19 anni fa il suo esordio con il Pachuca nel massimo campionato messicano, segnando subito. Poi arriva la chiamata della nazionale U20 e in men che non si dica si fa notare segnando due gol nel match contro Cuba. Passa poco tempo che viene convocato anche in nazionale maggiore: la sua prima rete arriva nel 2017 durante la Confederations Cup, per poi replicare al Mondiale 2018. Con la maglia del Psv, continua a mantenere la tendenza di segnare all’esordio: prima in Eredivisie, poi in Coppa d’Olanda e, infine, in Champions League.

L’investimento che ha compiuto De Laurentiis, in effetti, non è stato proprio questione di due lire: infatti, il Napoli l’ha pagato a caro prezzo, circa 38 milioni di euro più i bonus agli olandesi del Psv, senza dimenticare ovviamente le commissioni che sono finite nelle mani di Raiola, guarda caso il suo procuratore. Complessivamente, quindi, si parla di una cifra che si aggira intorno ai 50 milioni di euro. Ecco spiegato il motivo per cui Lozano è l’acquisto più caro di tutta la storia del Napoli: nemmeno per Milik e Higuain si era mai arrivati a cifre simili.

L’indicazione di comprarlo ad ogni costo è arrivata a Giuntoli da Carlo Ancelotti, che non ci ha messo un secondo nel sceglierlo come l’innesto perfetto per l’attacco azzurro. Ci sono volute settimane per far andare in porto una trattativa che, in effetti, si è spinta davvero tanto per le lunghe, tra rapporti con la dirigenza del club olandese e quelli con l’entourage che si occupa dell’attaccante messicano. Come al solito, uno dei nodi della trattativa era rappresentato dai diritti di immagine, anche per via del fatto che, in terra messicana, Lozano si può paragonare ad una vera e propria star.

Il debutto particolarmente positivo con la Juventus

Contro i bianconeri, Lozano è entrato in una situazione di estrema difficoltà. Il Napoli, sotto di tre gol, sembrava veramente incapace di reagire alle tre sberle della Vecchia Signora che parevano aver messo al sicuro il risultato. Eppure, è stato proprio il suo ingresso a dare nuova verve all’attacco partenopeo e a scuotere la squadra, facendo venire più di qualche brivido ai tifosi bianconeri. E l’attaccante messicano una prima sentenza l’ha già emessa: non ha certo bisogno di tempo per inserirsi al meglio, senza dimenticare come possa svariare un po’ per tutto il fronte offensivo, senza di certo perdere pericolosità. Nella sfida all’Allianz Stadium si è messo proprio dietro la prima punta, Mertens, ma spesso è capitato in Olanda di vederlo partire anche dalla fascia. Quindi, se mister Ancelotti dovesse decidere di continuare a puntare sul 4-2-3-1, ecco che la posizione di Lozano dovrebbe essere proprio sulla trequarti, potendo occupare qualsiasi posizione. Discorso diverso nel 4-4-2, dove Lozano andrebbe a muoversi come vera e propria seconda punta, andando a dare supporto a Milik, che si farebbe certamente preferire a Mertens con questo secondo modulo. In ogni caso, l’ex allenatore di Milan, Juventus e Real Madrid ha già dimostrato di apprezzare e non poco la duttilità del messicano.

Dopo la partita disputata contro la Juventus, andando anche a segno, Lozano sembra aver già fatto breccia nel cuore dei napoletani, ma non solo. A fine partita anche Cristiano Ronaldo gli ha fatto i complimenti, così come Maradona, che si è sbilanciato definendosi già “pazzo” dell’attaccante messicano. È l’agente del Pibe de oro, in realtà, a parlare per il suo assistito, sottolineando come Maradona sia assolutamente felicissimo dell’acquisto di Lozano, uno di quei calciatori che hanno tutte le possibilità di lasciare il segno con la maglia azzurra.

Un bagaglio tecnico di prim’ordine

Per chi non ha una grande esperienza con il mondo del pallone, un’occhiata a Lozano potrebbe anche essere sufficiente per definirlo come giocatore monotematico. Insomma, uno di quegli attaccanti che prendono palla, puntano direttamente l’avversario e poi tagliano velocissimi verso la porta. In realtà, però, Lozano è anche tanto altro. Le sue qualità principali sono trainate da un istinto naturale per correre in verticale, ma riesce a disimpegnarsi senza problemi anche nel “traffico”. E non parlatene come di un giocatore in grado di segnare e basta, dal momento che ha tutte le qualità per dispensare anche numerosi assist ai compagni. Nonostante lo sviluppo sia stato da esterno, riesce a muoversi senza problemi anche nelle parti più centrali del rettangolo di gioco. Nelle due stagioni al Psv, l’allenatore Cocu lo ha sfruttato spesso e volentieri facendolo partire dalla fascia sinistra. Probabilmente è proprio in quella posizione che l’attaccante messicano riesce ad essere più efficace: da qui, infatti, una volta ricevuta palla sui piedi, riesce con grande facilità a puntare e a saltare il suo diretto avversario nello scontro diretto. Spesso, invece, si allarga sulla fascia, da cui fa partire dei cross veramente molto interessanti sul secondo palo: nel caso del Napoli, potrebbero essere un bell’invito a nozze per i tagli di Callejon.

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